Dimenticate tutto quello che sapete – televisivamente parlando – sulla medicina e gli ospedali. Accantonate il burbero House, il bonario dottor Ross ed i bollenti primari del Seattle Grace. D’ ora in poi, alla voce “medico da piccolo schermo” potrete aggiungere una nuova tipologia di dottore: razzista, dipendente da droghe ed incredibilmente geniale. Un identikit stuzzicante, quello proposto dal nuovo “medical drama” diretto dal grande cineasta Steven Soderbergh e che vede protagonista l’ affascinante Clive Owen: stiamo parlando della serie evento del 2014, “The Knick”, da domani sera in onda sul canale satellitare Sky Atlantic.
LEGGI ANCHE: HOUSE OF CARDS, IL RITORNO: RIPARTE STASERA LA SECONDA STAGIONE
“The Knick” porta sul piccolo schermo vita, opere e miracoli del politicamente scorretto dottor John Thackery. L’ uomo – tanto brillante quanto “bastardo” nell’ esercizio della sua professione – si troverà a dirigere il Reparto di Chirurgia del Knickerbocker Hospital, noto semplicemente nell’ ambiente sanitario novecentesco come “The Knick”. Il personaggio di Thackery – magistralmente reso sul piccolo schermo dal poliedrico Clive Owen (“King Arthur”, “Closer”) – si ispira liberamente al chirurgo statunitense William Stewart Halsted, che visse ed operò nei primi anni del Novecento.
Thackery – come Halsted – si rivelerà ben presto essere un pioniere della medicina moderna, nonostante la sua indole razzista e pesantemente maniacale, ben “incastrato” in un ambiente – quello medico del XX secolo – tremendamente corrotto, dove gli immigrati ed i poveri diventano loro malgrado cavie del genio, vittime sacrificali immolate al progresso scientifico, che cammina di pari passo con un’ atmosfera da horror (ben lontana dai “calienti” camerini di “Grey’ s Anatomy”) e con una degradazione dei valori tradizionalmente considerati cardine nella professione medico-sanitaria.
LEGGI ANCHE: CATANZARO: TUTTO PRONTO PER IL “MIND THE GAP FESTIVAL”
Presentata al nono Festival Internazionale del Film di Roma, “The Knick” ha sconvolto pubblico e critica per l’ eccessiva crudezza delle immagini, ben amministrata però da quello Steven Soderbergh che dimostra, ancora una volta, piena dimestichezza con le opere da piccolo schermo (ricordate il controverso ma commovente “Behind the Candelabra”?). Ricostruzione dell’ epoca, dei costumi e ricercatezza della colonna sonora completano un piccolo “gioiello” made in USA, una serie asciutta che accantona una buona volta il solito buonismo che caratterizza i medical drama contemporanei. “The Kick”, che vedrà alla luce una seconda stagione, è stato acclamatissimo in madrepatria e promette di replicare questo traguardo anche in Italia. Non resta che lasciarci conquistare da questo insolito “showman”, tutto rabbia, droga e rock ‘n’ roll.