Tijuana – Tragedia nel mondo del wresting: Pedro Aguayo Rodriguez è morto sul ring, colpito al collo da un calcio volante. Il colpo fatale è stato sferrato da Rey Mysterio, ex stella dello show televisivo WWE, trasmesso in diretta da Mediaset fino al 2013: insomma, uno dei protagonisti più amati dagli appassionati di wrestling. Dopo essere colpito, Aguayo cade privo di sensi sulle corde, ma nessuno lo soccorre. Passano quasi due minuti prima che l’arbitro si renda conto della gravità della situazione: Aguayo viene portato di corsa in ospedale, ma non c’è più nulla da fare: il wrestler muore a causa di una frattura cervicale.
Il padre della vittima, Perro Aguayo, non ha rilasciato alcuna dichiarazione, mentre la moglie ha espresso perplessità riguardo la tempistica dei soccorsi ricevuti dal figlio. Così, il procuratore generale dello stato di Baja California (in Messico) ha aperto un’inchiesta. Nel frattempo è arrivata la replica del Tijuana Boxing e del Wrestling Commissione: “Si è trattato di uno sfortunato incidente“. Infatti, secondo il Presidente della Commissione Juan Carlos Pelayo, in quel momento il medico responsabile non sarebbe stato presente a bordo ring, perchè impegnato a curare un altro wrestler ferito. E comunque aggiunge: “La reazione di cure mediche è stata veloce, a mio parere”.
Questa tragedia suscita rabbia e dolore, ma porta con sè tanti spunti di riflessione. Che cos’è il wrestling? Possiamo definire “sport” un combattimento violento che porta alla morte di un giovane ragazzo? Ma ciò che più colpisce, oltre all’inefficienza ed alla lentezza delle cure mediche su cui la magistratura messicana sarà tenuta a fare chiarezza, è l’indifferenza degli altri combattenti, che proseguono la propria lotta come se nulla fosse accaduto. D’altronde, è il motto della nostra società spettacolarizzata, in cui tutto è fatto per apparire e in cui bisogna aspettare una tragedia per porsi delle domande, senza tuttavia dare risposte: the show must go on.
