Scientificamente è classificato come Chilesaurus diegosuarezi, il suo scheletro è stato scoperto sulle Ande (Cile) da un bambino di sette anni ed è uno dei più interessanti e bizzarri dinosauri mai studiati, tanto da essere un parente stretto del famigerato T-rex (Tyrannosaurus rex) pur adottando un modello alimentare completamente erbivoro. E’ questo l’identikit dell’animale messo al microscopio dai ricercatori dell’Università di Birmingham in collaborazione con Manuel Suarez e Rita de la Cruz, geologi e genitori del piccolo Diego Suarez (l’autore della scoperta), che hanno pubblicato i risultati dei propri studi sull’autorevole rivista scientifica Nature.
Il Chilesaurus diegosuarezi presenta caratteristiche talmente peculiari da essere soprannominato dai paleontologi “dinosauro ornitorinco”, dal nome del bizzarro mammifero semi-acquatico australiano che depone le uova. Tassonomicamente fa parte dei cosiddetti teropodi, ovvero quel gruppo di dinosauri fondamentalmente bipedi e carnivori, tra i quali, oltre ai moderni uccelli, si annoverano anche il sopracitato T-rex ed il Velociraptor, animali ben impressi nell’immaginario collettivo grazie a pellicole come Jurassic Park.
Nonostante la stretta parentela con questi feroci predatori, i suoi denti erano molto simili a quelli dei “colli lunghi” (come l’apatosauro e il brachiosauro) e adattati per masticare fogliame, aveva una testa piccola, zampe tozze, un paio di artigli smussati sugli arti anteriori e un bacino peculiare, simile a quello dei dinosauri con bacino da uccello (ornitischi), pur appartenendo al gruppo dei saurischi, ovvero quelli con bacino da lucertola.
A differenza degli altri teropodi come il T-rex, che poteva raggiungere e superare i nove metri di lunghezza, il Chilesaurus diegosuarezi arrivava al massimo ai tre metri, benché buona parte dei resti recuperati in seguito al rinvenimento di Diego Suarez appartenessero ad animali con dimensioni simili a quelle di un grosso tacchino.