SIRIA – E’ stata trovata a Palmira dall’esercito siriano una fossa comune con 42 corpi giustiziati dall’Isis. Dalle notizie trapelate dall’esercito si tratterebbe di 24 civili e 18 militari. Tra le vittime sono presenti anche due donne e tre bambini. Le fonti vicine ai gruppi di difesa nazionale hanno riferito che i corpi sono stati decapitati o fucilati dal gruppo terroristico islamico e l’agenzia di stampa siriana Sana ha aggiunto che i corpi riportavano anche segni di tortura.
Le salme delle vittime sono state trasferite all’ospedale militare di Homs ma solamente alcune sono state identificate. Secondo alcune fonti siriane si tratta di soldati e miliziani filo-regime o membri delle loro famiglie che, una volta identificati dall’Isis, sono stati torturati e uccisi.
La fossa si trovava nel quartiere di Masaken al Yahizia, alla periferia nordest della città, luogo centrale di Homs. Questa zona dal 20 Maggio era sotto il controllo dell’Isis quando, il 27 Marzo a termine di un’offensiva di 20 giorni, l’esercito siriano appoggiato da miliziani filo-regime e dall’aviazione russa ha preso il controllo dell’intera città di Palmira liberandola dai jihadisti.
Secondo il direttore dell’osservatorio siriano sui diritti umani, Rami Abdel Rahman, l’Isis avrebbe giustiziato almeno 280 persone durante la sua occupazione della città. I numeri delle vittime non sono ancora certi e probabilmente non lo saranno mai. Si attendono nuove informazioni da parte dell’esercito siriano a riguardo di Palmira. La città è considerata uno dei 6 siti del Patrimonio Mondiale dell’Unesco in Siria.