Come da tradizione, anche quest’anno, prima delle celebrazioni del Giorno del ringraziamento, il presidente degli Stati Uniti ha fatto ricorso al suo potere di “grazia” per salvare due tacchini che, altrimenti, sarebbero finiti tra le pietanze del banchetto organizzato alla Casa Bianca per celebrare la festa statunitense nata per ringraziare Dio sia per il raccolto che per quanto ottenuto di buono nel corso dell’anno.
In occasione del Thanksgiving Day 2018, Donald Trump ha preso parte al cerimoniale annuale, risparmiando la vita a due gallinacei di circa 40 chili, di nome Peas e Carrot. Entrambi sono stati allevati con metodi del tutto naturali, bevendo dell’acqua pura e senza essere nutriti con del mangime a base di soia. Pare che il presidente USA abbia posato le sue attenzioni su questi due animali per la loro particolare bellezza. Al termine dei festeggiamenti, entrambi verranno trasferiti in una fattoria della Virginia dove potranno continuare serenamente a vivere.
Ricordiamo che il rito della “grazia presidenziale” sarebbe stato introdotto per la prima volta nel 1963 da John Fitzgerald Kennedy, il quale decise di non far cucinare il tacchino che veniva donato al presidente ogni anno dalla National Turkey Federation. In realtà, pare che il primo in assoluto a rendersi protagonista di questo gesto sia stato Harry Truman, anche se al momento non sono state ritrovate testimonianze documentate dagli storici della Truman Library. A partire dal 1989, invece, è stato disposto il trasferimento in fattoria dei bipedi al termine dei festeggiamenti per il Giorno del ringraziamento.
Donald Trump, anche in occasione della scelta dei due tacchini da risparmiare, non ha lesinato battute al vetriolo e frecciatine ai suoi avversari politici. Infatti, dopo aver selezionato i due gallinacei da tener lontani dalle cucine della Casa Bianca, l’imprenditore ha affermato che, nonostante li abbia graziati, Peas e Carrot dovranno comunque fare molta attenzione “perché i democratici potrebbero infliggergli qualche pena minore”.
Intanto, proprio in occasione del Giorno del ringraziamento, un’altra polemica ha visto protagonista Trump, il quale ha attaccato i media che, a suo parere, avrebbero fatto circolare una serie di fake news che gli avrebbero attribuito le responsabilità dell’eccessivo aumento del traffico nei giorni che precedono la festa. In realtà, secondo quanto affermato dal presidente americano, questa vicenda per lui rappresenterebbe una vittoria perché, essendo riuscito ad abbassare i prezzi della benzina, i cittadini statunitensi hanno iniziato ad utilizzare maggiormente le automobili. In questi ultimi tempi, in effetti, i costi del carburante sono scesi a circa 2,60 dollari al gallone (circa 4 litri), ovvero una media di 5 centesimi in meno rispetto al passato.
E se Trump ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente l’Arabia Saudita per la diminuzione del prezzo della benzina in seguito al nuovo accordo stretto con Riad nonostante l’assassinio del giornalista dissidente Jamal Khashaoggi, l’American Automobile Association ha ricordato come le giornate dedicate al Thanksgiving Day siano storicamente (e soprattutto quest’anno) le più critiche sotto il profilo del traffico automobilistico. L’AAA, infatti, ritiene che saranno circa 54,3 milioni gli americani che si sposteranno con le rispettive vetture, percorrendo una media di 50 miglia, uno dei dati più alti dal 2005.
Patrizia Gallina