Massimo Bossetti è accusato di aver ucciso Yara Gambiraso nel 2010. La giovanissima vittima di soli 13 anni di Brembate di Sopra fu trovata morta in un campo nella località Chignolo d’Isola. Il Dna trovato sui leggings della ragazzina consentì di risalire all’identità del muratore Bossetti. Nel 2014 l’uomo in seguito a molte indagini è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Quattro anni dopo è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di cassazione.
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Dopo oltre dieci anni Massimo Bossetti continua a proclamarsi innocente, i suoi legali hanno chiesto di poter visionare gli altri reperti definiti ‘scartini’ dalla Procura. Ciò è legato all’intenzione di presentare una richiesta di revisione che ha portato alla condanna di ergastolo nei confronti dell’uomo. Intanto, la Prefettura di Bergamo ha consentito alla sorella gemella del muratore, Laura Letizia Bossetti, di cambiare cognome. Una decisione che ha ferito non poco il muratore e lo ha spinto ad interrompere ogni tipo di rapporto con la sorella. Lei, in un’intervista rilasciata a Telelombardia, ha spiegato di averlo fatto solo per se stessa, per avere maggiore tranquillità. Ha poi rivelato: “Lo sapete voi che significa mandare una domanda di lavoro col cognome Bossetti?”
La sorella di Massimo Bossetti spiega perché ha cambiato cognome, lui continua a non volerla incontrare
Laura Letizia Bossetti ha fatto anche sapere di aver provato a fare molti passi verso il fratello per recuperare il loro rapporto. A detta sua ha più volte teso la mano a Massimo e gli ha chiesto molte volte scusa, lui però continua a non volerla incontrare. La donna ha rivelato di avergli anche chiesto scusa per aver detto in passato che i loro genitori sono morti di dispiacere per l’enorme dolore che lui gli ha fatto provare. La donna ha poi concluso dicendo: “Ma è la verità. Il dispiacere di avere un figlio in galera li ha straziati.”
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