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Usa 2016, scontro su rifugiati e Stato Islamico dopo Parigi

I sette attentati di Parigi hanno fatto irruzione nella campagna presidenziale americana che vede dominare il dibattito democratico. Divergono le posizioni dei repubblicani, che ritengono insensato accogliere nel suolo statunitense rifugiati siriani in seguito agli attentati, e dei democratici, più favorevoli all’accoglienza in un momento di crisi.

Attentati di Parigi: l’inchiesta continua con nuovi dettagli

In Francia continua l’inchiesta sui sette atroci attentati che hanno martoriato e scosso ancora una volta Parigi. Identificato uno dei terroristi coinvolti al Bataclan, trovato un passaporto siriano allo Stade de France e lunghi interrogatori in Belgio. Oggi il presidente Hollande discuterà con i capi di partito le prossime mosse di una Nazione in lutto.

Chi è il vero nemico dell’Europa?

L’attentato a Parigi non è stato l’11 settembre della Francia, secondo quanto affermato dall’Isis, ma un 13 novembre che cambia il destino del mondo occidentale. È iniziata la guerra allo jihadista della porta accanto. Si tratta di uno scontro per la sopravvivenza della cultura occidentale e delle regole civili che non si può combattere riempiendo le città di soldati armati fino ai denti. Avrà la meglio colui che riuscirà ad applicare le leggi e farle rispettare da anche da coloro che vengono accolti, anziché seguire ciecamente la legge del taglione. La società multietnica è il destino, ma bisogna viverlo senza le angosce perché il futuro è adesso.