La notizia è giovane
“Ci sarà qualcuno che userà l’attentato di Charlie Hebdo contro migranti: l’Europa potrà fermare la barbarie solo se i suoi cittadini saranno uniti”, le parole di Igiaba Scego si uniscono alla campagna Not in my name, con cui giovani musulmani prendono le distanze dalle barbarie dell’Isis, che nulla condividono con il messaggio di pace della loro religione.
La rivendicazione dell’attentato proviene dalla “vecchia” Al Qaeda a cui fa capo il successore di Osama Bin Laden, il quale promette nuovi attentati. Sorgono ancora delle incertezze relative agli avvenimenti che hanno sconvolto la Francia.
Doppio blitz in Francia: a Danmartin sono stati uccisi i fratelli Kouachi, autori dell’attentato a Charlie Hebdo, mentre a Parigi il terrorista Coulibaly, che ieri ha ucciso una poliziotta. Ci sono feriti tra gli agenti di polizia e ci sarebbero alcune vittime tra gli ostaggi
Charlie Hebdo e i dubbi sull’attentato parigino. Troppe le incongruenze e troppi i punti oscuri della vicenda, ecco le sconcertanti conclusioni.
I due terroristi sono stati rintracciati a circa 40 chilometri da Parigi, rinchiusi in un’azienda che produce segnali stradali. Hanno preso un dipendente come ostaggio e sono circondati dagli uomini delle forze speciali. Non ci sono state vittime durante la sparatoria.
