La notizia è giovane
“Ci amiamo, anche se la gente dice che è sbagliato”. A rilasciare tale dichiarazione è la 18enne Sara, che parla con assoluta naturalezza del sentimento amoroso che la lega a suo padre Cris, 36 anni, dal quale è venuta al mondo una bambina, rapidamente affidata allo Stato.
Un anno fa, Valentina Pilato, trentenne palermitana, partorì in casa una bambina e poi la gettò nel cassonetto con ancora il cordone ombelicale. La piccola, dopo essere stata trovata e portata d’urgenza in ospedale, morì il 24 novembre 2014, poche ore dopo il ricovero. La madre, secondo quanto ha raccontato, credeva fosse morta durante il parto e, presa dal panico, l’avrebbe “gettata via”.
La storia della piccola Hope ha commosso il web. Una volta nata, la sua vita è durata solo 74 minuti a causa di una fatale anencefalia che le ha concesso solamente la possibilità di stringere nella sua manina il dito del papà. La malattia è una malformazione congenita grave che si può riscontrare durante il primo mese di gravidanza, dove il nascituro appare privo totalmente o parzialmente della volta cranica e dell’encefalo. I genitori Emma e Andrew Lee, di Mewmarket, hanno preso la coraggiosa decisione di donare i reni della neonata per aiutare altre persone. Hope è diventata così il più piccolo essere umano donatore di organi della storia della Gran Bretagna.
Una bambina di Catania, con appena tre ore di vita, è morta durante la corsa in ambulanza verso l’ospedale. I tre ospedali contattati erano senza posti letto. La neonata è morta dopo una grave crisi respiratoria. Il Ministro Lorenzin manda gli ispettori e chiede chiarimenti immediati.
Londra – Lucia Sansbury è nata prematura di 3 mesi, motivo per cui i medici hanno faticato a tenerla in vita nel primo periodo di vita dopo il parto. Infatti, la piccola ha avuto fin da subito problemi respiratori e termici legati al suo peso: i 450 g di Lucia non […]
