Il suo nome richiama alla mente quello di un celebre personaggio dei cartoni animati giapponesi. E’ un piccolo batuffolo peloso “grande” non più di 20 centimetri, di straordinaria bellezza e rarità. Da lontano potrebbe assomigliare ad un topolino, eppure – questa è la vera sorpresa – si tratta di un coniglietto dalle buffe orecchie ritte e il tenerissimo “sorriso” accennato. Si tratta del pika, una delle specie animali più rare al Mondo, avvistato in Cina dal professore Li Weidong dell’Istituto dello Xinijang per l’Ecologia e la Geografia, che ha persino istituito una task force per “immortalarlo”, rapidità dell’esemplare permettendo.
Il pika – le cui origini, abitudini e peculiarità sono tuttora avvolte nel mistero – è infatti un animaletto sfuggente, appartenente alla stessa famiglia di conigli e lepri, ovvero i lagomorgi. La scoperta di questa buffa specie animale risale al 1983 e da allora gli avvistamenti del piccolo pika sono stati brevi e limitati. Un branco di circa 30 esemplari era stato avvistato nella Cina nord-occidentale, sulle montagne di Tien Shan, prima dei lunghi venti anni di silenzio, interrotti solo grazie alla tenacia del professore Li Weidong. Non è semplice avvicinare i pika, nè documentarne la presenza: la volontà indomita della task force cinese ha però avuto la meglio e grazie a questi esperti oggi possiamo godere dell’immagine di un piccolo esemplare di pika, una delle specie animali più affascinanti del Globo, che però rischia di estinguersi rapidamente.
Il pika vive in alta montagna, tra i 2800 e i 4100 metri ed è un animale dotato di straordinaria rapidità nei movimenti. Ad oggi non è noto l’esatto numero di esemplari di pika presenti sul suolo terrestre. In base agli studi condotti dal Governo cinese, il coniglietto risentirebbe dell’inquinamento e dello sfruttamento intensivo dei pascoli: ostacoli che non permetterebbero al pika di procurarsi le scorte di cibo necessarie alla propria sopravvivenza.