Shaanxi. Il bilancio riporta già 28 morti ed oltre 200 feriti, alcuni sono stati inseguiti dagli enormi calabroni cinesi anche per 100 o 200mt prima di essere uccisi. Lo riferisce la stampa cinese. Questi insetti, grandi appena quanto un pollice, potrebbero appartenere alla stessa famiglia della Vespa mandarinia, alla quale assomigliano quanto meno per l’aspetto fisico, ed il loro veleno è considerato letale se iniettato con punture multiple e se la vittima non viene soccorsa tempestivamente, ma generalmente può causare uno shock anafilattico o addirittura danneggiare gravemente i reni, una delle zone più vulnerabili del corpo umano, ma il suo effetto è acuito già dall’aggressività dei calabroni stessi.
Gli attacchi da parte di questi pericolosi insetti sono avvenute principalmente in villaggi di zone boschive, rurali: le autorità riferiscono che non è un fenomeno insolito per l’inizio della stagione autunnale, ma si pensa già ad un piano per la gestione ed il contenimento di quest’emergenza già dagli ospedali: i medici organizzano i soccorsi a seconda della gravità dello stato di ogni paziente, più propriamente rispetto al numero di punture riportate, che indicano anche la quantità di veleno assunta dalla vittima. Ad oggi, sono già 30 i nidi di calabroni rimossi, affinché i danni di questo annuale fenomeno sia inibito.
