Prete – Roma. Nella zona Tor Carbone, è stato arrestato un romeno 57enne che da svariato tempo si travestiva da sacerdote e chiedeva l’elemosina per aiutare dei bambini disabili di cui spesso mostrava le foto, ma con cui, in realtà, non era in contatto. E’ stato fermato grazie alle denunce di alcuni cittadini della zona, anch’essi di origine romena, agli agenti del Commissariato: ciò che ha confermato la versione dei testimoni è stata ciò che gli agenti hanno visto durante il loro appostamento di giovedì scorso, quando il finto prete si è fermato a parlare con una giovane ragazza romena e, avvicinatosi alla sua autovettura, le ha mostrato le solite foto esibite davanti a tanti cittadini truffati. Dalla donna il colpevole avrebbe anche accettato una banconota da 5 euro in cambio di un santino, tuttavia ed inspiegabilmente lei ha sempre negato che il fatto sia successo e si è rifiutata di sporgere denuncia per truffa. L’uomo, C. A., proveniva da via Laurentina ed indossava un vistoso crocefisso al collo, sopra la toga nera che solitamente contraddistingue i sacerdoti. Inoltre, con sé teneva costantemente una valigetta nera ed un’agenda, che sono state poi confermate come prove schiaccianti della truffa attuata: la valigetta conteneva i soldi ottenuti dall’elemosina delle sventurate vittime (circa 40 euro in banconote da 5), nonché le foto dei bambini che usava per impietosire i malcapitati ed i santini che era proprio il finto prete ad elargire loro per la loro generosità, mentre l’agenda ritrovata riportava i nomi di alcune persone e l’ammontare delle loro offerte al sacerdote. Ulteriori indizi che avvalorano l’accusa di truffa sono la presenza di una tessera falsificata, che avrebbe dovuto garantire l’appartenenza all’Arcidiocesi di Bucarest: è bastato fare dei primi accertamenti per poter arrestare il finto prete ed accusarlo per sostituzione di persona, esercizio abusivo di una professione, false dichiarazioni sull’identità personale e usurpazione di titoli, capi per i quali dovrà rispondere alla giustizia italiana.