Alluvione in Sardegna – Il bilancio del ciclone Cleopatra che si è abbattuto sulla Sardegna in questi giorni ha il sapore di una tragedia. Sono 16 i morti a causa dell’alluvione, tra cui 4 bambini, 2 persone disperse, 2700 gli sfollati. La “bomba d’acqua” (così è stata definita dai meteorologi) ha provocato decine di crolli e centinaia di inondazioni, sono caduti in 24 ore circa 500 mm di acqua, più che negli ultimi 6 mesi. 20 i milioni stanziati dallo Stato italiano, e molti altri donati direttamente dai cittadini. Più di 600 gli interventi in 24 ore dei Vigili del Fuoco, e moltissime le unità dell’esercito che hanno contribuito a prestare soccorso.
Ecco un elenco delle vittime, località per località, in base alle informazioni finora disponibili. E’ ad Olbia che si registrano i numeri più pesanti. Tre le vittime in seguito al crollo di un argine sulla Provinciale 38 tra Olbia e Tempio, a Monte Pino. Si tratta di Bruno Fiore, 68 anni, della moglie Sebastiana Brundu, di 61, e della consuocera Maria Loriga, di 54. Un uomo di 35 anni, Francesco Mazzoccu, ed il figlio Enrico, un bambino di tre, hanno perso la vita a Raica, nella strada che porta a Telti. Patrizia Corona, 42 anni, e la figlia Morgana Giaconi di 2, a bordo di una Smart, sono morte dopo che l’auto è stata travolta da acqua e fango . Il compagno della donna, un poliziotto, con loro, è invece riuscito a salvarsi. Anna Ragnedda, 83 anni, è affogata nella sua abitazione in via Lazio. Un’altra donna, Maria Massa, di 88 anni, è morta nel suo appartamento di via Romania, sembra per essere caduta dal balcone: è stata trovata in un canale. La violenza dell’acqua ha cancellato un’intera famiglia di brasiliani residente ad Arzachena: il seminterrato nel quale abitavano è stato sommerso da tre metri di fanghiglia e tutti gli occupanti – Isael Passoni e la moglie Cleide, entrambi di 42 anni, e i due figli, Weriston di 20 e Laine Kellen di 16 – sono rimasti intrappolati morendo annegati.
Un bilancio questo che il Premier Enrico Letta ha definito “tragedia nazionale“, dichiarando una volta arrivato ad Olbia, assieme al Consiglio Dei Ministri, lo stato d’emergenza. Nel frattempo anche l’Europa dichiara la propria vicinanza alle vittime sarde, ed è probabile uno stanziamento di fondi per la ricostruzione e i soccorsi anche da parte dell’Unione Europea.