Tasi: allarme per le famiglie meno agiate e più numerose

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Il duro colpo arriverà per le famiglie più numerose e meno agiate, pagheranno di più se residenti in case di minima rendita catastale, mentre chi abita in villini dovrà pagare una quota inferiore. E’ il Codacons, espressosi con maggiore veemenza sulla questione, a spiegare come e perché siamo arrivati a questo punto: “L’errore madornale del Governo di varare una Tasi piatta, senza fissare precisi paletti nelle detrazioni”, sottolinea l’associazione, “non solo rischia di far pagare la Tasi a parte di quei 5 milioni di famiglie che, grazie alle detrazioni, non pagavano l’Imu, ma penalizzerà sicuramente le famiglie che pagavano poca Imu, favorendo e alleggerendo l’imposta per chi pagava di più, avendo abitazioni che, almeno per il Fisco, erano di maggior valore, più grandi, villini.” Ora che la rata da pagare è fissa per chiunque, la situazione sembra disperata più che mai, ma il Codacons conferma che “i comuni potranno, se lo vorranno, rimettere le detrazioni di 200 euro per l’abitazione principale e di 50 euro a figlio, ma non è detto che lo facciano. Inoltre se lo faranno a prezzo di un innalzamento dell’aliquota, il risultato finale sarà ancora peggiore per chi non usufruirà della detrazione.” Il Governo è, quindi, venuto meno alla promessa fatta agli italiani, che non avrebbero dovuto pagare di più con la Tasi, rispetto all’Imu e, addirittura, questa tassa penalizzerà maggiormente chi vive in abitazioni piccole e con tanti familiari, rispetto a chi ne ha di meno ed abita in case più grandi e di valore più alto.