Londra – Ann Lupton è una 53enne inglese con problemi di alcol. Quando suo marito le telefonò per sapere come stava l’anziana suocera di ben 83 anni, demente, Ann ha risposto che sua madre era un incubo, poi ha ucciso sua madre. In famiglia, tutti sapevano della difficile situazione, tanto che i parenti quasi all’unisono hanno concordato: “Nel dramma è stato un bene, la situazione era diventata intollerabile”. La figlia di 53 anni era andata a trovare la mamma 83enne, malata di demenza senile, e, probabilmente esasperata dalla malattia della donna, ha iniziato a prenderla a calci e a pugni. Un atto barbarico e violento, dato, come già assodato dalle indagini, dall’ingente quantità di alcol che la donna aveva assunto, prima di recarsi dalla vittima ed ucciderla. In realtà, l’83enne non è morta sul colpo, ma ha patito giorni di agonia in ospedale, lamentando l’odio della figlia: “Non mi ama, perché sto male”, ripeteva, prima di spirare per l’ultima volta. La vittima aveva anche subito un delicato intervento, che i medici speravano potesse salvarle la vita e rimetterla in sesto, ma anche la sua veneranda età ha giocato un ruolo cruciale nella sua fine e non c’è stato più nulla da fare per lei. Per l’omicidio, Ann ha pagato con 16 mesi di carcere, dopo i quali è stata scarcerata e in appello dichiarata non colpevole.