Roma choc: diciassettenne muore di overdose a casa di uno sconosciuto

roma

 

 

Scappa da un centro di recupero per tossicodipendenti e muore a Roma di overdose a casa di uno sconosciuto: è questo l’ assurdo epilogo della vicenda di una diciassettenne scomparsa. Alla base della fuga della diciassettenne dalla comunità sembra esserci l’ impossibilità, per lei, di comunicare con l’esterno. Siamo a Roma, zona Prati, lo scorso venerdì mattina. Un quarantaquattrenne romano rinviene nel suo letto il corpo senza vita di una donna. “Aiutatemi, vi prego, c’è una ragazza in casa mia”, urla l’ uomo alla ricerca di soccorsi. La ragazza in questione è una diciassettenne pugliese scappata da una comunità, ma questo gli inquirenti lo scopriranno in seguito.

Leggi anche:  Roberta Ragusa, svolta choc

L’ uomo ferma una pattuglia dei Vigili Urbani e da l’ allarme. Presso l’ abitazione del quarantaquattrenne viene subito mandata una pattuglia della Polizia, la quale rinviene il corpo senza vita della diciassettenne. Il quarantaquattrenne romano declina ogni responsabilità con gli inquirenti e dice loro che la giovane avrebbe circa venticinque anni. I reporter della trasmissione “Chi l’ha visto?” si interessano subito al  caso della misteriosa sconosciuta morta a Roma. Nella redazione del programma, intanto, giungono notizie relative alla scomparsa di una diciassettenne pugliese, fuggita da una comunità di recupero per tossicodipendenti a Civitavecchia. Da questa comunità, tuttavia, la diciassettenne sembra essere scappata già una volta: un’ amica della giovane ha raccontato in diretta a “Chi l’ha visto?” che all’ interno della comunità alla diciassettenne era precluso qualsiasi contatto con la famiglia, gli amici e l’esterno. Non poteva, a quanto sembra, neppure scrivere lettere a sua sorella .

Leggi anche: Fabriano, giovane si toglie la vita davanti agli zii

I due casi di cronaca (la sconosciuta morta a Roma e la diciassettenne scappata da Civitavecchia) s’ incrociano dopo l’ identificazione della ragazza. E’ infatti della diciassettenne pugliese il corpo rinvenuto nel letto di C., il quarantaquattrenne romano con trascorsi di tossicodipendenza. Com’è possibile che una minorenne sia finita da una comunità di Civitavecchia a Roma presso l’ abitazione di un estraneo? Com’è morta la diciassettenne: cause naturali oppure overdose? Chi, eventualmente, le avrebbe procurato la dose letale? Sono molte le domande che si pongono i reporter di “Chi l’ha visto?”, piantonati sotto casa di C. in attesa del rientro a casa dell’uomo. La macabra vicenda della diciassettenne ha inquietato i condomini del palazzo dove l’uomo abita con l’anziana madre: molti di essi, in forma anonima, hanno rilasciato testimonianze riguardo la condotta di C.

Leggi anche: Marche, ubriaco aggredisce Carabiniere e strappa divisa

Sembra che C. avesse atteggiamenti violenti, facesse uso di droga ed urlasse spesso contro l’anziana madre: atteggiamenti che, in seguito al ritrovamento del cadavere della diciassettenne, hanno spinto la badante indiana dell’ anziana madre di C. a licenziarsi. In casa di C. è stato inoltre rinvenuto del metadone. Distrutti dal dolore i familiari della minorenne pugliese: la ragazza, in base a quanto raccontato dalla sua amica ieri sera a “Chi l’ha visto?”, aveva scelto volontariamente di entrare in comunità lo scorso ottobre. Sognava di riprendere in mano la sua vita la diciassettenne pugliese, mai nessuno avrebbe immaginato, invece, questo tragico epilogo.