Paina – Era un uomo depresso, un padre distrutto che temeva di non poter pagare gli alimenti per i suoi due bambini, nati da due relazioni diverse. Michele Graziano, 32 anni, residente a Paina, frazione di Giussano in provincia di Monza Brianza, nella serata di ieri ha preso, così, la decisione più estrema: porre fine alla vita dei suoi due figli, una femmina di otto anni ed un maschietto di quasi due, sgozzandoli; ha tentato, poi, di togliersi la vita, con la stessa arma usata per uccidere i suoi due angeli.
L’ orrendo delitto si è consumato nell’ abitazione sita in via IV Novembre a Paina, dove Graziano viveva con i suoi figli in condizioni estreme: nella casa, infatti, mancava la corrente elettrica. Proprio alle ore 20:00 di ieri sera, mentre i residenti della zona si riunivano attorno al tavolo per la cena, Michele Graziano passava gli ultimi istanti di vita con i suoi due bambini. La prima era nata da una precedente relazione dell’ uomo con una sua coetanea, il secondo era frutto dell’ amore tra l’ uomo e una ragazza di 23 anni, Valentina Neri, che Graziano aveva sposato e dalla quale si stava separando. Il killer e le due donne lavoravano come cassieri all’ Esselunga, ma in filiali diverse della provincia di Monza Brianza: Graziano a Lissone, le madri dei suoi piccoli a Paina.
La dinamica del duplice infanticidio è ancora tutta da ricostruire: i vicini dell’ uomo, infatti, non hanno sentito alcun urlo provenire dall’ abitazione degli orrori. Michele avrebbe ucciso i bambini con un unico fendente alla gola: l’ arma del delitto pare essere un coltello da salumi, avente una lama di circa 10 cm. Dopo aver posto fine alla vita dei figli, l’ assassino avrebbe chiamato suo fratello e avrebbe tentato di uccidersi a sua volta, senza però riuscirci. Lo zio dei bambini, nel frattempo, avrebbe allertato i carabinieri della locale stazione di Paina, i quali, accorsi sulla scena del crimine, purtroppo non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei bimbi. Il padre, invece, sopravvissuto al tentato suicidio, è attualmente ricoverato presso il San Gerardo di Monza, dove è piantonato a vista dalle forze dell’ ordine. Un’ intera comunità, quella di Paina, è choccata ed incredula di fronte all’ accaduto. Secondo l’ avvocato di Graziano, la separazione tra il killer e Valentina Neri era avvenuta in maniera “pacifica”, senza intoppi; l’ unica ombra nella vita di un marito e padre apparentemente irreprensibile era rappresentata dalla paura di non poter garantire ai suoi figli il giusto sostentamento economico. Graziano soffriva di depressione e non era la prima volta che tentava di togliersi la vita.