Poliziotto uccide la moglie, le due figlie e si toglie la vita

Poliziotto uccide la sua famiglie e si toglie la vitaGENOVA – Mauro Agrosì, un poliziotto di 50 anni, ha ucciso la moglie di 49 anni e le due figlie di 10 e 14anni, prima di togliersi la vita con la pistola d’ordinanza. Il tragedia è avvenuta nell’abitazione dell’agente a Cornigliano, in piazza Conti. Il 50enne era impiegato nei ruoli tecnici del reparto mobile di Bolzaneto, dove lavorava come tecnico dei computer in quanto aveva deciso di non rivestire più ruoli operativi. La strage è avvenuta verso le ore 6:45 di stamattina. Per evitare che qualche vicino potesse udire gli spari, Agrosì ha utilizzato un cuscino che facesse da silenziatore.

Prima di compiere questo atto drammatico, il poliziotto ha lasciato una lettera dove ha scritto il motivo per cui ha agito in questo modo. “Problemi insormontabili” è la ragione principale che spinse l’agente a sparare alla sua famiglia, mentre quest’ultima era ancora a dormire. I colleghi del reparto lo descrivevano come una persona tranquilla ed equilibrata. Nessuno di loro avrebbe mai pensato che Mauro potesse compiere un gesto simile.

 

Un caso analogo è avvenuto nel 2003 nella stessa zona di Cornigliano. Saverio Galoppo, 47 anni, uccise la moglie e i due figli di 8 e 4 anni a colpi di pistola, prima di suicidarsi. Il poliziotto lavorava alla squadra informativa dell’ufficio di gabinetto della questura. La sua follia era stata causata dalla separazione dalla moglie e dal fatto che non avrebbe più avuto la possibilità di vivere insieme ai suoi figli. In quella tragica serata, i vicini chiamarono il 112 dopo aver udito diversi spari provenienti dall’abitazione dell’agente.