Verona, ambulanti vendevano mimose per strada: multati per 5mila euro

mimose

Verona – Ne sono stati fermati soltanto due, ma i venditori ambulanti che ieri pomeriggio sono stati avvistati dalla pattuglia della Polizia Municipale erano molti di più. Si sono subito dati alla fuga, sapendo cosa attende chi commercia illegalmente una qualsiasi merce: alla vigilia della festa della donna, si trattava di mazzetti di mimose. Intanto, sono in stato di fermo due giovani originari del Bangladesh, colti in flagrante durante la vendita ambulante dei tipici fiori che si usa regalare alle donne l’8 di marzo. Corso Milano e ponte Catena sono i luoghi in cui sono stati avvistati i suddetti venditori, i cui affari non sono certo una novità per i cittadini italiani.

I mazzi di mimose sequestrati erano circa una sessantina: i venditori ne tenevano alcuni in mano, altri a terra, ma i più si muniscono del classico banchetto da organizzare sui marciapiedi di ogni città. Conosciuti per i prezzi molto modici e per la diffusa fornitura di merci di contrabbando, come le sigarette, gli ombrelli e le borse d’imitazione, questi loschi figuri sono quasi sempre stranieri. Per quelli veronesi, ieri pomeriggio, una salatissima sanzione: gli agenti di Polizia municipale che hanno arrestato i due giovani del Bangladesh li hanno multati per ben 5.164 euro. In realtà, il commercio itinerante non è sempre illegale, come invece si può pensare: questo tipo d’attività è possibile per lo Stato, ma va ugualmente autorizzata tramite licenza e quindi ufficializzata al fisco e tassata.

La festa della donna, così come quella degli innamorati e come ogni ricorrenza annuale riconosciuta dagli enti nazionali e mondiali, è divenuta col passare dei decenni una fonte di guadagno per molti commercianti. E’ proprio in questi ultimi anni che una parte della popolazione mondiale ha portato avanti una sorta di lotta alla strumentalizzazione delle festività, per combattere il culto del consumismo che viene alimentato proprio in queste occasioni. L’8 marzo, invece, festeggia una lontana tragedia: il rogo di centinaia di donne in una fabbrica di cotone a New York. Da quel giorno, che risale al 1908, la data odierna viene festeggiata in onore delle conquiste sociali condotte dalle donne nel corso del secolo scorso.