Durante la costruzione di un centro commerciale sono emersi i resti dell’area industriale di Pompei, nessuno ha fermato i lavori e quello che sarebbe potuto essere uno dei più eccezionali ritrovamenti archeologici di tutti i tempi è seppellito sotto le colate di cemento di un anonimo Leroy Marlin. La procura di Torre Annunziata ha aperto le indagini per capire cosa sia successo, in particolare oggetto d’indagine è la società costruttrice del centro commerciale, la Oplonti srl, controllata da soggetti menzionati in una inerdittiva antimafia.
In relazione ai reperti archeologici seppelliti gli studiosi sono concordi nel ritenere che si tratti del “Pagus Augustus felix suburbanus“, villaggio suburbano dedicato ad Augusto in epoca imperiale.
L’archeologa Margherita Tuccinardi spiega che a sinistra del parcheggio centro di megashopping è stata ritrovata la punta di una fornace figulina d’epoca romana, lasciata a malapena salva da una colata di cemento e continua spiegando che “fornaci simili sono pervenute in Gallia ed in Puglia, ma l’unica rinvenuta dal sottosuolo totalmente intatta è questa di Pompei. È assurdo pensare come la volta a tibullo e i vasetti, inseriti l’uno nell’altra sino a formare degli archi, siano stati ritrovati in costruzione originaria. Quelle rinvenute altrove sono state riportate alla luce in crollo o in condizioni pessime”
Un ritrovamento, che avrebbe potuto rappresentare una svolta epocale per il nostro patrimonio archeologico non potrà più essere riportato in vita né manualmente né attraverso mezzi meccanici.