Brasile, nuovo scandalo: cibo scaduto negli hotel dei Mondiali

L' hotel Portobello di Mangaratiba, Brasile
L’ hotel Portobello di Mangaratiba, Brasile

 

Una nuova tegola si abbatte sui Mondiali di Brasile 2014, che prenderanno il via a partire dal 12 giugno. Dopo gli spiacevoli ritardi nell’ ultimazione degli stadi e l’ inadeguatezza registrata negli aeroporti e nella viabilità dello Stato Sudamericano, è notizia di oggi che sono stati rinvenuti circa 50 kg di prodotti alimentari scaduti in almeno due hotel che avranno il compito di ospitare le Nazionali di calcio provenienti da ogni parte del mondo. Uno dei due resort incriminati pare essere proprio il Portobello, luogo prescelto per rinfocillare, in tutti i sensi, i calciatori dell’ Italia, guidata da Cesare Prandelli.

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L’ hotel Portobello, situato nella “paradisiaca” località di Mangaratiba (a 100 km da Rio de Janeiro), ha ricevuto nelle scorse ore l’ inaspettata e ben poco gradita visita della Procon, la società governativa brasiliana che si occupa della tutela dei consumatori. Da una prima ispezione è emersa subito una falla nell’ approvvigionamento alimentare del resort di lusso: gli ispettori sanitari, infatti, hanno rinvenuto circa 50 kg di cibo avariato, dal salmone alle carni, dal burro allo yogurt. Alimenti facilmente deperibili, che in alcuni casi non riportavano nemmeno la data di scadenza (gli unici generi alimentari che avevano impressa sulla confezione la scadenza, risultavano immangiabili almeno dallo scorso mese di aprile). Il Portobello, inoltre, era sprovvisto degli opuscoli informativi e di avvisi visibili contro lo sfruttamento della prostituzione, previsti per legge negli alberghi del Brasile.

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Analoghe problematiche sono state, inoltre, riscontrate presso il Royal Tulip di Rio, la struttura che ospiterà la nostra diretta avversaria, ovvero la Nazionale inglese. Gli ispettori hanno trovato nell’ hotel circa 2 kg di cibo scaduto. Entrambi i complessi alberghieri rischiano di incorrere in una multa salatissima, se non forniranno delle motivazioni plausibili ad un tale scempio entro 15 giorni dall’ avvenuta ispezione. Nel frattempo, però, la nostra Nazionale è corsa ai ripari. E’ consuetudine degli Italiani, infatti, portare nella località scelta per il “Mundialito” i propri viveri. Anche quest’ anno, lo staff azzurro non ha voluto farsi mancare alcun tipo di necessità, incamerando per la trasferta in Brasile oltre 20 tonnellate tra alimenti, macchinari ed attrezzature di vario genere. L’ arrivo dei nostri campioni in terra brasiliana è previsto per il prossimo 6 giugno.

Il Brasile, intanto, si interroga sull’ inadeguatezza delle proprie strutture. Solo qualche giorno fa, il testimonial dei Mondiali Ronaldo non aveva esitato ad esternare il proprio imbarazzo di fronte all’ assoluta impreparazione della sua terra ad ospitare un evento di tali proporzioni, uno spettacolo del calcio che, inevitabilmente, ha acceso e puntato i riflettori del globo terrestre sul suo Brasile, la cui popolazione ha investito tempo ed ingenti somme di denaro per allestire quello che, almeno sperano gli organizzatori, dovrebbe essere non solo un grande show, ma anche un’ occasione di rilancio per la Nazione Sudamericana. Le premesse, purtroppo, sembrano non essere delle migliori, ma il Brasile può ancora mostrare il proprio orgoglio e rialzarsi da questa “debacle”. Ci riuscirà?

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