Lagarde – La notizia lanciata dal quotidiano inglese Telegraph ha del clamoroso: la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe contattato privatamente il presidente francese Francois Hollande per sondare la possibile candidatura di Christine Lagarde come presidente della Commissione Europea. Christine Lagarde è l’attuale presidente del Fondo Monetario Internazionale, nonché ex ministro del governo Sarkozy in Francia. Pertanto, appartiene sicuramente ad un’area politica completamente opposta rispetto ad Hollande, capo del partito socialista francese. Tuttavia, la recente vittoria alle Elezioni Europee da parte del partito fortemente anti europeista di Marine Le Pen potrebbe far cambiare i piani del Presidente Francese, il cui consenso in Francia è nettamente calato.
IL NO DELLA GRAN BRETAGNA A JUNKER – Tutto questo accade dopo la netta stroncatura della candidatura del popolare Junker da parte della Gran Bretagna attraverso la minaccia del Presidente inglese David Cameron: egli, infatti, è convinto che questa scelta destabilizzerebbe così tanto il suo governo da dover anticipare il referendum sull’Unione Europea e il risultato a quel punto sarebbe senza dubbio a favore dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Inoltre, secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, avrebbe aggiunto: “ Un uomo degli anni 80 non può risolvere i problemi dei prossimi cinque anni”. Questa posizione ha fatto alzare (e non poco) la tensione tra Londra e Berlino: infatti, Angela Merkel aveva indicato proprio Junker come suo candidato ideale alla presidenza della Commissione Europea.
LEGGI ANCHE: L’EUROPA CONTINUA A CORRERE VERSO IL BARATRO
QUI ITALIA – Intanto nella nostra penisola il Premier Matteo Renzi ha più volte ribadito che quello che conta non sono i nomi e la spartizione dei seggi dell’Europarlamento tra le varie nazioni, bensì stabilire con chiarezza la nuova politica europea da intraprendere e da portare avanti per sconfiggere l’ondata di euroscetticismo dilagante in tutta Europa. A quanto pare però la sua proposta è rimasta inascoltata e nel resto dell’Europa si stanno già muovendo per spartirsi i ruoli del potere.
LEGGI ANCHE: RISULTATI EUROPEE, STAMPA UE ONORA RENZI: “GLI ALTRI ALLO SBARAGLIO”