Adidas, è bufera: pubblicità choc provoca l’ira degli animalisti

De Rossi è uno dei protagonisti dello spot Adidas
De Rossi è uno dei protagonisti dello spot Adidas

 

Manca una settimana al fischio d’ inizio dei Mondiali che si terranno in Brasile, ma le polemiche che ruotano attorno questo evento sportivo di ampie proporzioni mediatiche non accennano a diminuire. Piuttosto che domandarsi quale sarà l’ ipotetica rosa di titolari da schierare, quale sarà la favorita al titolo finale e chi, invece, abbandonerà la prestigiosa competizione prima del tempo, sono altre le battaglie che organizzatori, calciatori e sponsor si trovano a dover combattere e pare che esse si giochino tutte fuori dal campo da gioco. L’ ennesima diatriba pre-mondiale che investe il “Mundialito” vede protagonista il colosso dello sport Adidas. Il noto marchio di abbigliamento, accessori e calzature per ogni attività fisica, infatti, è saltato agli onori della cronaca per la realizzazione di uno spot, dedicato a Brasile 2014, che ha fatto accapponare la pelle alle associazioni animaliste (e non solo).

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IL “CUORE” DELLA DISCORDIA. La nuova campagna pubblicitaria firmata Adidas vede protagonisti alcuni dei nomi più famosi del calcio internazionale: Dani Alves, Lukas Podolski, Diego Costa, Arjen Robben e il nostro Daniele De Rossi prestano volto (e pettorali) in nome di una causa abbastanza nobile: dare il massimo sul campo per garantire la vittoria della propria Nazione. I top-player coinvolti, con una posa degna dei più coraggiosi combattenti, abbracciano appieno la filosofia proposta da Adidas: dare il cuore per il proprio Paese. Peccato che l’ organo che De Rossi e soci stringono tra le loro forti mani non sia propriamente un concetto metaforico, anzi. I calciatori coinvolti nell’ inquietante spot Adidas stringono, con notevole nonchalance, un cuore animale, precisamente di una mucca finita al macello.

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LA DIFESA DI ADIDAS. La pubblicità, dal dubbio buon gusto, ha scatenato l’ ira funesta delle principali organizzazioni animaliste. Assurdo che Lukas Podolski tenga tra le mani l’organo vitale di un animale innocente”, tuona il portavoce dell’ Ente mondiale Four Paws. Alle proteste di Four Paws fanno eco i sostenitori dei diritti dei due e quattro zampe nostrani. Lo Sportello degli Animali, bacchettando De Rossi per aver partecipato alla reclame Adidas, ha dichiarato: “Non sarà illegale, ma di sicuro ironizzare sulla morte di esseri viventi è immorale. Inutile la difesa dei testimonial della campagna pubblicitaria, “condannati” dai principali enti di difesa dei diritti animali. Adidas, invece, non ci sta a soccombere alle critiche. Di fronte alla richiesta di Four Paws di oscurare lo spot incriminato, la multinazionale risponde a tono sottolineando, attraverso un secco comunicato stampa che “Non è certamente intenzione di Adidas offendere la sensibilità delle persone“.

Il concetto di dare il cuore per il proprio Paese sta alla base della nuova campagna pubblicitaria firmata Adidas, creata appositamente per Brasile 2014. “Per questa World Cup è stato deciso di rappresentare graficamente i giocatori Adidas delle varie Nazionali pronti a dare il cuore per la propria Nazione. La campagna “All in or nothing” – continua il comunicato – si basa sul concetto di dare tutto per alzare la Coppa del Mondo, perciò bisognava rendere le immagini più veritiere possibili per rappresentare la passione che giocatori e tifosi provano per i Mondiali“. Il concetto che, però, Adidas tiene a ricalcare con veemenza è che nessuna barbarie è stata perpetrata nei confronti del genere animale. “Il cuore usato nello spot è stato acquistato in una macelleria, quindi disponibile ad uso alimentare, nel pieno rispetto delle normative”. Basteranno queste parole a placare l’ animo degli animalisti, con buona pace del buon gusto e, ancora più importante, del buonsenso? Staremo a vedere.