E’ giornata di vigilia per Italia ed Uruguay e la tensione è alle stelle: chi vince va agli ottavi (con ogni probabilità incontrando la Colombia, prima classificata del girone C), chi perde va a casa. Se si pareggia, va a casa l’Uruguay. Lo sa bene Cesare Prandelli, che in conferenza stampa afferma: “E’ la partita più importante della mia carriera”. Il clima di Natal è completamente diverso rispetto al caldo e all’afa di Recife, dove l’Italia ha perso contro la Costa Rica. Questa volta, infatti, gli azzurri sono stati accolti da diluvi e piogge torrenziali: il campo sarà pesante, l’umidità altissima.
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LE PAROLE DEGLI AZZURRI – “Come una finale”: questo è il riassunto delle dichiarazioni degli azzurri di questi giorni, consapevoli dell’importanza del match e di cosa significherebbe perdere contro l’Uruguay. Il capitano Buffon non si nasconde: “Uscire sarebbe un fallimento”. Oggi Cesare Prandelli prova a infondere un po’ di ottimismo nell’ambiente: “Dobbiamo pensare positivo, nel momento in cui c’è stato il sorteggio saremmo stati contenti di essere in corsa per la qualificazione all’ultima partita”. Il Commissario Tecnico suona la carica: “Non giocheremo per il pareggio, bisogna avere una mentalità vincente, servono volontà e organizzazione di gioco”.
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Nessuna indicazione, invece, sulla formazione che domani scenderà in campo “per non dare vantaggio agli avversari e per tenere tutti sulla corda”. Tuttavia, la domanda sull’utilizzo di Ciro Immobile al fianco di Mario Balotelli arriva puntuale, come puntuale è la replica di Cesare Prandelli: “Ciro sa attaccare la profondità, ha senso del gol e aiuta la squadra: non ho mai detto che non possa giocare con Mario, ma se manderò in campo due punte, dovremo modificare un po’ l’aspetto tattico”. Fa eco alle parole del ct Andrea Pirlo: “Non abbiamo paura: Italia-Uruguay è come una finale, ma abbiamo grandi mezzi e ce la faremo”.
QUI URUGUAY – Prandelli teme soprattutto i due attaccanti della nazionale Celeste, Edison Cavani e Luis Suarez: “E’ una delle coppie d’attacco più forti del Mondiale, con due giocatori che hanno senso del gol e sono difficili da contenere quando vanno nella profondità”. E proprio Luis Suarez indica ai suoi la strada per colpire gli azzurri: “Come l’Inghilterra, l’Italia è molto forte dalla metà campo in avanti, ma ha carenze difensive. Inoltre la stanchezza accumulata per il caldo, forse, ci può agevolare: cercheremo di approfittare degli spazi che ci concederanno”.