Le contraddizioni di Massimo Bossetti cominciano a diventare evidenti: ulteriori testimonianze affermano che il presunto assassino di Yara Gambirasio si trovava a Bremate la sera della sparizione. L’inchiesta si avvicina sempre più alla verità grazie proprio a questi dettagli inediti, che hanno permesso di restringere le indagini ad un’area comprendente il benzinaio, l’edicolante ed il centro estetico cittadini. Si tratta infatti dei tre luoghi maggiormente frequentati da Massimo Bossetti: attività delle quali non si sarebbe mai scoperto nulla se non fosse stato per le nuove testimonianze.
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Proprio riguardo questa frequentazione l’uomo ha sempre risposto con un secco: “Non ci andavo quasi mai“, ma quest’affermazione è stata già ampiamente smentita dagli amici del muratore. I titolari del centro estetico “Oltreoceano” hanno addirittura confermato di conoscere l’uomo come cliente assiduo: “Lo vedevamo almeno due volte alla settimana per un bagno solare completo”, hanno dichiarato dalla direzione dell’esercizio. E’ proprio l’abbronzatura integrale che contraddistingueva Bossetti per quell’indole alla trasgressione che finora lui e la moglie hanno sempre negato in virtù di una vita monotona e tranquilla, ma in realtà inesistente.
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Anche il benzinaio e l’edicolante conoscevano Massimo Bossetti come cliente abituale, dato che renderebbe ancora più probabile il coinvolgimento dell’uomo del rapimento di Yara. Infatti, nuovi risvolti della vicenda riguardano proprio la presenza di Bossetti nella cittadina di Bremate durante i giorni in cui la ginnasta sparì. Si tratta però di materiale ancora sotto analisi da parte degli inquirenti e dunque non divulgato od accessibile, tuttavia l’esito di queste verifiche potrebbero dare una significativa svolta alle indagini verso la conclusione del caso.