Bergamo – Le ginnaste che una volta facevano squadra con Yara Gambirasio hanno testimoniato ai carabinieri quanto sapevano su Massimo Bossetti. “No, non l’abbiamo mai visto fuori dalla palestra”: è stata questa la dichiarazione che potrebbe aiutare il presunto omicida della ginnasta. Altresì, una simile dichiarazione può rendere ancora più subdolo il piano di un uomo che finora si è contraddetto molte volte rispetto ai fatti di quella fatidica notte e potrebbe aver architettato il rapimento di Yara tenendo all’oscuro della propria presenza le sue compagne di squadra.
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Le ginnaste sono state ascoltate mercoledì scorso ai carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo, affermando il proprio secco “no” davanti alle foto di Massimo Bossetti. In realtà, le ragazze avevano già avuto modo di conoscere il volto del presunto omicida tramite i media, continuando a confermare di non averlo “mai visto fuori dalla palestra, tantomeno in compagnia di Yara”. Nell’ascoltare le testimonianze di chi frequentava Yara tramite la palestra Polisportiva di Bremate, emerge anche la voce di Daniela Rossi.
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Si tratta della responsabile tecnica del settore ginnastica ritmica all’interno del complesso sportivo cittadino. Ai media la donna ha raccontato quanto segue: “Mi hanno chiesto se lo conoscevo o se per caso l’avessi mai visto vicino al palazzetto o a Brembate Sopra”, ma la risposta è stata anche qui negativa. “Il nostro centro sportivo è frequentato ogni giorno da almeno un migliaio di persone”, spiega Daniela: la responsabile ricorda di aver visto Bossetti solo in foto.