Sierra Leone, è allarme Ebola: nuovi decessi dovuti al virus

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Continua a terrorizzare l’ Africa e non solo la sempre crescente diffusione del virus dell’ Ebola. Nonostante l’ intervento di volontari, medici ed organizzazioni umanitarie, sembra non sia possibile placare l’ avanzata del terribile male, che non smette di mietere vittime nel cosiddetto Terzo Mondo. Dopo Liberia, Nigeria e Senegal, adesso è la volta della Sierra Leone fare i conti con la terribile epidemia che sta devastando buona parte del “Continente Nero”. Solo nella giornata di oggi, il Ministero della Sanità della Sierra Leone ha reso noti ben 150 sospetti casi di Ebola e ben 70 decessi accertati dovuti al virus.

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NUOVO CASO IN SPAGNA. Un virus risalente agli anni Settanta pare essere diventato il male del Terzo Millennio: com’ è possibile? Purtroppo medici e scienziati non hanno fatto in tempo a trovare una risposta a questo inquietante interrogativo, giacchè stanno mettendo forze e competenze a disposizione per salvare tutte quelle vite venute a contatto con l’ Ebola. Nel frattempo, l’ Europa registra la presenza di un nuovo paziente affetto da questo temibile male: si tratta di Manuel Garcia Viejo, religioso e medico spagnolo rientrato in patria proprio dalla Sierra Leone. Per l’ uomo, le cui condizioni sono state giudicate dal personale sanitario che l’ ha in cura gravi ma stabili, è partito subito il protocollo già attuato con il missionario Miguel Pajares, deceduto il 12 agosto scorso proprio a causa delle complicanze dovute ad Ebola.

Viejo, 69 anni, è stato rimpatriato ed immediatamente trasferito presso l’ Ospedale Carlo III, dove risulta tuttora ricoverato. Al religioso è stato riservato il sesto piano del nosocomio, dove è ricoverato in isolamento, in una camera dotata di un sistema speciale di ventilazione che non permette all’ aria “intrisa” di Ebola di diffondersi per tutto il piano, non evacuato come nel caso di Miguel Pajares. I medici lottano per salvare la vita del medico, che ha dedicato ben 12 anni della sua esistenza a salvare pazienti in Sierra Leone.

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L’ APPELLO DI MSF. Il Mondo intero si trova a fare i conti con un male, l’ Ebola, contro il quale risulta miseramente impreparato. Un allarme lanciato dall’ Organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere, che opera nei territori colpiti dal virus. “A sei mesi dall’ inizio della peggiore epidemia di Ebola della storia, il tempo stringe e stiamo perdendo troppe vite“, denuncia l’ Onlus. “La risposta internazionale è ancora inadeguata, occorre agire ora per fermare l’ epidemia”. La lotta di Medici Senza Frontiere continua, ma le risorse umane ed economiche sono giunte al limite. Proprio per questo l’ Onlus ha lanciato una campagna di raccolta fondi, per sensibilizzare l’ opinione pubblica ed ottenere, così, nuova “linfa” dalla quale attingere per contrastare il diffondersi di una probabile pandemia. Da oggi sino al 4 ottobre, chiunque volesse perorare la causa di MSF contro l’ Ebola può donare una esigua somma di denaro mandando un sms al numero 45507.