Ebola, l’Onu lancia l’allarme: “Muoiono 200 persone al giorno”. Obama: “Rischiamo una catastrofe mondiale”

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WASHINGTON – L’Ebola continua ad incutere terrore ed il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon lancia l’allarme alla fine dell’Assemblea Generale: “L’Ebola infuria, uccide oltre 200 persone al giorno, due terzi delle quali sono donne”. Lo stesso segretario ha ricordato e reso omaggio ai 300 operatori sanitari che sono morti a causa del tremendo virus.

Il Presidente degli Usa Barack Obama si associa in questo grido d’allarme: “L’Ebola è una malattia orribile. È più di una crisi sanitaria: è una minaccia alla sicurezza regionale e globale. Se l’epidemia dell’Ebola non sarà fermata potrebbe esserci una catastrofe umanitaria”, in particolare in Liberia, Guinea e Sierra Leone. Il Presidente Usa continua sottolineando che “in un’era in cui le crisi regionali possono rapidamente diventare minacce globali, fermare l’Ebola è interesse del mondo intero”.

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Verranno stanziati altri 170 milioni di dollari (oltre ai 230 milioni già approvati, ndr) da parte della Banca Mondiale per aiutare i paesi dell’Africa occidentale a combattere l’epidemia di Ebola. I fondi, al momento, ancora devono essere ufficialmente approvati dal comitato esecutivo ma verranno usati per aumentare il numero di operatori sanitari presenti in Liberia, Guinea e Sierra Leone.

Bloccare l’avanzata dell’Ebola è una priorità”, così afferma Barack Obama all’assemblea generale delle Nazioni Unite. “Continueremo a essere impegnati e a fare la nostra parte, ma deve anche essere una priorità del mondo. Ai leader di Liberia, Sierra Leone e Guinea e al popolo dell’Africa Occidentale, e agli eroici operatore sanitari che lottano per salvare vite umane, voglio dire che non siete soli, lavoriamo per darvi tutto l’aiuto di cui avete bisogno. E non ci fermeremo, non cederemo fino a quando non fermeremo questa epidemia, una volta per tutte”, ha concluso.

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