Ebola, rapporti sessuali a rischio: “Contagio fino a due mesi dalla guarigione”

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Il virus Ebola può trasmettersi attraverso un soggetto infetto in due modi: sia dal momento in cui compaiono i primi sintomi della malattia (Evd), come la febbre, sia prima della comparsa di essi e dopo la guarigione del paziente. Anche i rapporti sessuali risulterebbero a rischio fino a due mesi dopo aver superato la malattia. Inoltre, in base alle ultime indicazioni pervenute dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) del 6 ottobre, si allunga il periodo di possibile contagio.

RISCHIO TRAMITE RAPPORTI SESSUALI – Il virus Ebola “vitale è stato isolato nello sperma umano fino a 7 settimane dopo la guarigione”, afferma l’Ecdc. Inoltre, sempre secondo il rapporto del Centro europeo, “sono stati individuati nel latte materno e sperma dopo la scomparsa del virus dal sangue”.

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RISCHIO CONTAGIO CON SEME ED OVULI – “Il rischio di trasmissione del virus Ebola andrebbe considerato in relazione alle donazioni di cellule riproduttive”, ammette l’Ecdc che ci tiene a precisare come “l’evidenza che il virus possa persistere per un lasso di tempo nel corpo umano dopo la guarigione è insufficiente per definire uno specifico periodo di differimento” per le donazioni. Il periodo è stato fissato a 12 mesi dopo aver sconfitto il virus. infatti, “dopo la guarigione dalla fase acuta, un paziente può continuare a secernere virus infettivi e vitali per lunghi periodi”.

CONTAGIO DA SANGUE ED ORGANI PRIMA DI 21 GIORNI – L’Ecdc afferma che “è stata descritta la possibile evenienza di infezioni asintomatiche con replicazione virale in atto”. Questo significa che il sangue e gli organi di un paziente infetto possono trasmettere la malattia sin dai primi giorni in cui è stata effettivamente rilevata, prima ancora della comparsa dei sintomi dopo i 21 giorni di incubazione.

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L’Ecdc afferma, però, che ci sono “dati limitati sul quando un paziente diventi infettivo durante il periodo di incubazione. Si presume che la replicazione del virus nei fluidi corporei non sia sufficiente nella fase pre-sintomatica a determinare una trasmissione da persona a persona attraverso i contatti quotidiani. Tuttavia, non ci sono dati sul quando la fase di viremia cominci nel periodo di incubazione. Nella fase dei sintomi, invece, il virus è presente in alta concentrazione nei fluidi corporei, tessuti e organi”.

COME SI TRASMETTE L’EBOLA – Dal momento in cui si manifesta l’infezione, il virus può diffondersi sia con contatti diretti tramite pelle caratterizzata da ferite, mucose o membrane, con sangue o fluidi provenienti da una persona infetta. I fluidi rappresentano: saliva, urina, feci, vomiti, liquido seminale ed altri.

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CONTAGIO DA OGGETTI O ANIMALI – Una persona può contrarre l’Ebola con oggetti come aghi e siringhe contaminati e tramite animali malati.

COME NON SI TRASMETTE L’EBOLA – Il virus non si diffonde in acqua, aria o cibo e le persone più a rischio sono gli operatori sanitari e le famiglie a contatto con malati.