Yara, peli umani sul cadavere: due sono della stessa persona

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Troppo presto per dire di aver qualche indizio sul complice di Bossetti, eppure tra i 200 peli trovati sul cadavere di Yara ce ne sono 2 che corrispondono alla stessa persona. Una coincidenza credibile, data l’alta probabilità che il vento abbia trasportato sul cadavere della ragazza tracce pilifere totalmente casuali. Ciò, soprattutto per il lungo periodo che il corpo della ragazzina ha trascorso alla mercé delle intemperie.

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Tra i frammenti analizzati non è risultata alcuna corrispondenza con il dna di Massimo Bossetti, presunto omicida della ginnasta 13enne, ma le indagini continuano a portare verso la colpevolezza del carpentiere di Mapello. La coincidenza, che resta tale solo finché non si avranno maggiori dettagli sull’eventuale complice di Bossetti, sarà sicuramente utile qualora servisse identificare il secondo uomo. La relazione stilata dalla pm Letizia Ruggeri, da Carlo Previderè e dalla sua collaboratrice Pierangela Grignani è ancora in fase di conclusione, ma pare che non ci siano ulteriori novità a riguardo.

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Nessun colpo di scena in vista, dunque, almeno finché le indagini non lo richiederanno. Risultati così esigui non dipendono solo dall’incidenza della casualità nel rinvenimento o meno delle tracce sul cadavere, ma anche e soprattutto dal fatto che dei 200 peli soltanto 10 hanno dato esiti certi. Insomma, lo stato di decomposizione era così elevato che il dna su cui è stata accertata la natura umana si è ridotto ad una decina di campioni. Resta da attendere l’evoluzione delle indagini in merito.