USA, apre la prima banca delle feci. Ecco a cosa serve

banca delle feci

 

Boston – L’argomento non è di certo dei più profumati o dei più carini da trattare, ma la ricerca in questo campo ha fatto passi da gigante. E’ nata all’interno del Mit di Boston la prima banca delle feci al mondo.  La banca è stata ideata da due ex allievi del Mit che hanno trovato un modo alternativo ma efficace rispetto alla terapia farmacologica per combattere un’infezione intestinale, quella da Clostridium Difficile. E’ possibile donare anonimamente le proprie feci sane alla banca che provvederà ad impiantarle in un individuo malato permettendogli così di sconfiggere questa potente infezione.

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COS’E’ LA CLOSTRIDIUM DIFFICILE? L’infezione che ha portato alla creazione della prima banca delle feci al mondo, è un’infezione batteriologica intestinale molto grave. Il Clostridium Difficile è un batterio che vive nell’intestino umano e fa parte della flora batterica intestinale. La maggior parte delle persone non incorre mai in nessun problema con il Clostridium difficile, tuttavia in alcuni casi, quando qualcosa sconvolge il normale equilibrio intestinale, come ad esempio la prolungata assunzione di alcuni tipi di antibiotici, il batterio può proliferare in modo incontrollato, iniziando a rilasciare tossine che attaccano la mucosa intestinale. Tra i sintomi tipici di una lieve infezione da Clostridium difficile ci sono: diarrea acquosa e frequente (tre o più volte al giorno, per diversi giorni), mal di pancia o dolore addominale. Tra i sintomi di un’infezione più grave invece ricordiamo Dissenteria acquosa e frequente (fino a 15 scariche al giorno), mal di pancia o dolore addominale intenso, diminuzione dell’appetito, febbre lieve, fino a 38 °C nei bambini o da 37 °C a 39 °C negli adulti e sangue o pus nelle feci. Un semplice esame delle feci permette di capire se è in corso un’infezione da Clostridium difficile.

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Nei soli Usa sono 1400 le vittime ogni anno di questo batterio, che recentemente è diventato estremamente resistente agli antibiotici ma che invece può essere sconfitto ripristinando i batteri ‘buoni’. ”Le persone muoiono, ed è incredibile perchè sappiamo esattamente cosa serve a salvarle – spiega Mark Smith, 27 anni, ideatore di OpenBiome. Ed è proprio per questo motivo che è stata creata la prima banca delle feci al mondo. Secondo uno studio riportato dal New York Times,  la batterioterapia fecale, cioe’ il trapianto di flora batterica da un individuo sano ad uno malato mediante trapianto di campioni fecali sani che sono in grado di riequilibrare la flora batterica alterata sconfiggendo i batteri cattivi, funziona più dei farmaci. E’ stato dimostrato infatti che questa terapia ha avuto successo nel 92% dei casi analizzati.