Kesha choc: violentata e vessata dal suo produttore Dr Luke

 

Kesha e Dr Luke
Kesha e Dr Luke

 

Violentata nel corpo e nell’ anima da chi, per ben dieci anni, aveva provveduto a renderla una star ricca e famosa nel panorama contemporaneo musicale. La popstar 27enne Kesha ha reso recentemente noto al mondo l’ inferno da ella vissuto a causa del noto produttore discografico statunitense Dr Luke, “papà” artistico di artiste del calibro di Rihanna e Katy Perry. Sin dall’ inizio del sodalizio artistico tra la popstar di “Tik Tok” e il noto produttore, Dr Luke avrebbe abusato fisicamente della ragazza, come confermato dalle dichiarazioni di Kesha, rese esplicite dall’ avvocato della ragazza. “Negli ultimi dieci anni il signor Łukasz Sebastian Gottwald (vero nome di Dr Luke, n.d.r.) ha sessualmente, verbalmente, fisicamente ed emotivamente abusato della signorina Kesha Rose Sebert sino al punto di farle quasi perdere la vita“.

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La denuncia portata avanti da Kesha risale allo scorso 14 ottobre. La cantante ha pubblicamente ammesso di essere stata plagiata artisticamente ed umanamente dal suo “mentore”, non lesinando particolari choccanti circa il rapporto tra lei ed il suo “pigmalione”. Uno degli episodi più squallidi – qualora fosse confermato – viene sempre riportato nella denuncia ai danni di Dr Luke dall’ avvocato di Kesha, Mark Geragos. La drammatica aggressione sessuale raccontata in questa testimonianza raccolta dal legale della cantante sarebbe stata consumata a casa di Paris Hilton, in occasione del compleanno della sorella minore dell’ ereditiera; all’ epoca dei fatti, Kesha aveva solo 18 anni. “La signorina Sebert – riporta l’ avvocato Geragos – prese delle pillole e si svegliò il pomeriggio seguente, nuda nel letto di Dr Luke, senza ricordarsi come ci fosse arrivata”. La testimonianza assume contorni sempre più inquietanti quando Kesha, spaventata, chiama sua madre “Lamentandosi e dicendole che era nuda nel letto di Dr Luke, che l’ uomo l’ aveva violentata e che aveva bisogno di andare al pronto soccorso”.

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Come se non bastasse l’ aggressione fisica, il noto produttore avrebbe anche plagiato mentalmente ed emotivamente Kesha, umiliandola talmente tanto sul piano fisico da condurla ad un (sempre più frequente tra le giovani star) ricovero obbligato in rehab a causa di gravi disturbi alimentari. A tal proposito, la madre di Kesha ha mosso delle pesanti accuse contro Dr Luke, sottolineando come questi deridesse la fisicità di sua figlia durante le riprese del video “Die Young”, paragonando il corpo di Kesha ad un frigorifero. L’ influenza del produttore sarebbe stata forte anche nella produzione musicale della ragazza, da tempo nel mirino degli “studiosi” di simbologia satanica e sessuale per la presenza di forti messaggi subliminali nei testi e nelle clip promozionali delle sue canzoni. Tale dibattito è letteralmente esploso all’ uscita del singolo “Die Young” il cui videoclip, stando alle analisi di esperti come Emanuele Fardella, sarebbe carico – nelle parole del testo e nelle immagini di accompagnamento – di fin troppo espliciti richiami alla setta degli Illuminati e di abbondanti richiami sessuali.

Del resto, Kesha stessa ha ammesso di non essere stata mai libera di portare sul palcoscenico canzoni “sue”, a causa delle forti pressioni del suo produttore. All’ indomani della drammatica strage alla Sandy Hook, il singolo “Die Young” venne parzialmente censurato dalle radio, a causa del suo rimando al tema della morte giovanile. In tale occasione, la 27enne Kesha si distanziò dal suo lavoro, postando su Twitter un cinguettio che lasciò sorpresi fan ed addetti ai lavori. “Mi hanno costretto a cantare questa canzone”, dichiarò la ragazza, lasciando profondamente interdetto il suo entourage che non commentò mai la dichiarazione dell’ istrionica artista. Come andrà a finire questa ennesima e tediosa “querelle”?