Bonus bebè, scende il tetto a 25mila euro: più soldi ai poveri

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Cambio di programma nella legge di stabilità: il bonus bebè verrà limitato ai nuclei familiari con un reddito Isee inferiore ai 25mila euro. La promessa di un bonus per tutte le neomamme era stata lanciata da Matteo Renzi nel salotto di Barbara D’Urso: tuttavia, la prima proposta del governo aveva trovato il malcontento di Sel, Movimento Cinque Stelle e soprattutto della minoranza del Partito Democratico. Infatti, l’idea era quella di destinare 80 euro mensili a tutti i nuclei familiari con un reddito Isee inferiore ai 90mila euro.

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80 EURO AI REDDITI INFERIORI AI 25MILA EURO – Il reddito Isee, Indicatore di Situazione Economica Equivalente, è un parametro che viene utilizzato per valutare l’effettiva ricchezza familiare.  Stefano Fassina, Pippo Civati e tutti gli altri esponenti della minoranza del Partito Democratico hanno attaccato la prima scelta del governo, proponendo di destinare tale bonus solo alle famiglie con un reddito Isee inferiore ai 15mila euro: le famiglie con un reddito annuo di 90mila euro hanno davvero bisogno di un aiuto economico di 80 euro per i propri neonati? Forse no.

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BONUS RADDOPPIA – Pertanto, il governo è corso ai ripari. Oggi Matteo Guerra ha depositato un emendamento in Commissione Bilancio alla Camera: l’assegno di 80 euro verrà erogato a tutti quei nuclei familiari che non superano i 25mila euro nell’indicatore Isee, non più 90mila come nella prima versione del governo. Inoltre, è stata introdotta una grande novità: il bonus bebè raddoppia per quelle famiglie con un reddito Isee inferiore ai 7.000 euro. Insomma, le famiglie più povere potranno godere di 160 euro mensili per crescere e curare i bambini nati nel 2015: un totale di 1.920 euro all’anno.