“EUROPA MALATA DI SOLITUDINE”. Il Santo Padre, dopo aver firmato l’ Albo d’ onore riservato ai grandi ospiti in compagnia del Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, ha fatto il suo ingresso trionfale all’ interno dell’ emiciclo di Strasburgo. E’ stato lo stesso Schulz ad introdurre il breve ma intenso intervento del Papa, che ha subito sottolineato, con il suo solito stile semplice ma diretto, tutti i problemi che affliggono il Vecchio Continente. “Quale dignità può mai avere un uomo o una donna fatto oggetto di ogni genere di discriminazione? Quale dignità potrà mai trovare una persona che non ha il cibo o il minimo essenziale per vivere e, peggio ancora, il lavoro che lo unge di dignità?”. “Dignità”, è questa una delle parole chiave dell’ intervento di Papa Bergoglio, da contrapporre alla sempre crescente solitudine che sta attanagliando la “nonna” Europa. “La si vede particolarmente negli anziani, spesso abbandonati al loro destino, come pure nei giovani privi di punti di riferimento e di opportunità per il futuro; la si vede nei numerosi poveri che popolano le nostre città; la si vede negli occhi smarriti dei migranti che sono venuti qui in cerca di un futuro migliore”.
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