Sono due i temi presenti oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri: articolo 18 e ammortizzatori sociali. I restanti decreti attuativi verranno discussi e formulati in occasione di altri Consigli dei Ministri. Il nodo centrale è rappresentato, ovviamente, dall’articolo 18 e dalla possibilità di reintegro da esso garantito. La soluzione proposta dal Nuovo Centrodestra si chiama opting out, opzione aziendale: rappresenta la possibilità per l’impresa di evitare il reintegro di un lavoratore sancito da un magistrato, pagando al dipendente un indennizzo più elevato.
Il reintegro è previsto, secondo il Jobs Act, nel caso di licenziamenti discriminatori e di licenziamenti disciplinari per “fatto insussistente”: per le altre fattispecie di licenziamento disciplinare e per i licenziamenti di natura economica sparisce la protezione dell’articolo 18. Come verranno tutelati dunque i lavoratori licenziati senza diritto di reintegro? Attraverso un sussidio di disoccupazione universale, chiamato Naspi: un indennizzo crescente con l’anzianità del lavoratore. La quantità di tale indennizzo rappresenta l’altro contenzioso tra Nuovo Centrodestra e Partito Democratico, che Matteo Renzi dovrà essere in grado di risolvere.