Bufala o reale esclusiva? Dalla terra di Putin è rimbalzata in rete una notizia destinata a creare scalpore, a prescindere dalla sua veridicità. Laconico il titolo: la Russia apre alla possibilità di sanzionare i pedofili recidivi con la castrazione chimica. Stando alla stringata nota stampa, il Cremlino starebbe vagliando la possibilità di applicare sui molestatori di minori questa estrema forma di condanna, valutando ovviamente ogni singolo caso, grazie all’ aiuto di psichiatri forensi e sulla base della gravità e della reiterazione del reato. Tutti coloro che hanno usato barbara violenza contro povere creature al di sotto del quattordicesimo anno di età potrebbero subire questo trattamento invasivo ma non definitivo, che mira a ridurre al minimo – se non ad annullare – ogni possibile, perverso istinto sessuale contro innocenti bambini.
La novità, stando sempre alla notizia diventata virale in brevissimo tempo grazie alla condivisione sui social network, starebbe nella possibilità, da parte degli stessi pedofili, di poter scegliere di sottoporsi volontariamente a tale pratica, anche se il reato fosse stato perpetrato ai danni di un ragazzino al di sopra dei 14 anni. In cambio, tali criminali sessuali potrebbero ricevere persino un alleggerimento della pena.