Infatti, il problema maggiore è sorto quando a seguire Frank Van Den Bleeken sono stati ben 15 detenuti, che chiedono l’eutanasia allo stesso modo e che probabilmente hanno già ispirato altri criminali dalle carceri del resto del mondo. I motivi addotti sono stati tra i più svariati da gravi malattie fisiche a profonde depressioni, casi rispetto ai quali non è ancora detto che lo Stato dia la propria approvazione. La legge belga non prevede la pena di morte per nessun reato e l’eutanasia è riservata solo ai malati terminali, quindi il caso di Frank Van Den Bleeken è senza precedenti ed apre la strada ad una nuova risposta dei carcerati allo stile di vita detentivo. Ancora non è possibile prevedere quanto questa tendenza si estenderà, né per quanto: certamente si tratta di una situazione che dà molto da riflettere sulle condizioni di vita dei detenuti in genere e su come evitare che il carcere segni la fine della vita dei suoi “ospiti”.