Alle ore 15 di oggi avrà inizio la votazione per il nuovo Presidente della Repubblica Italiana. Un accordo che sembra essere abbastanza lontano tra le parti: Renzi ieri ha incontrato sia Bersani che Berlusconi per portare avanti il nome di Sergio Mattarella ma, mentre il primo si dice d’accordo, il cavaliere dice di no e spiega che “il candidato ancora non c’è”. Pd e Forza Italia al primo scrutinio voteranno scheda bianca, mentre Lega e Fratelli d’Italia scriveranno Vittorio Feltri. Il Movimento 5 Stelle, invece, sceglierà su internet il candidato tra 9 selezionati: tra questi figurano i nomi di Bersani e Prodi.
Alle ore 15 Laura Boldrini e Valeria Fedeli dichiareranno aperta la prima votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, ma a vincere saranno quasi sicuramente le schede bianche. Renzi, infatti, ha convocato i grandi elettori del Pd alle ore 13 per dare questa indicazione, così come farà anche Forza Italia, rinunciando ufficialmente alla candidatura di Antonio Martino. L’unico nome che dovrebbe avere una temporanea “maggioranza” è Vittorio Feltri, portato avanti dalla Lega e Fratelli d’Italia. Il M5S ha, invece, aperto una votazione online che si chiuderà alle ore 14 per scegliere il candidato Presidente tra: Bersani, Raffaele Cantone, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Prodi, Salvatore Settis e Gustavo Zagrebelsky.
In mattinata il premier Renzi riunirà i gruppi di Camera e Senato e ribadisce: “Partiamo dal Pd. Sono un contraente del patto del Nazareno ma non accetto che FI metta il veto a un nome di area dem”. Renzi conferma che quasi tutti hanno chiesto un politico e che si punta a chiudere entro sabato, ma ammette: “Non chiedo lealtà ma consapevolezza che il Pd qui si gioca la sua leadership”. Quindi, dopo gli incontri con Angelino Alfano e Maurizio Lupi, Renzi proseguirà a Palazzo Chigi i vari incontri in programma. A mezzogiorno incontrerà Bersani con cui ancora non ha raggiunto un accordo: il premier chiede Mattarella, mentre l’ex segretario fa il nome di Piero Fassino. Poi sarà la volta di Pier Ferdinando Casini e Berlusconi.
Renzi vuole tentare di giungere velocemente al nome del nuovo Presidente della Repubblica, ma Berlusconi si oppone ancora al nome di Mattarella: “Il candidato ancora non c’è. E’ in corso una consultazione permanente per un nome di garanzia”. Non è escluso, quindi, che il contrasto Berlusconi-Renzi porti a nominare altri candidati, in pieno contrasto con la volontà del Pd che ha addirittura chiesto di fissare tre votazioni per la giornata di domani così da arrivare ad un nome al quarto scrutinio a quorum ridotto.