Silvio Berlusconi torna ad essere un uomo libero: il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha dichiarato estinta la pena dell’ex Cavaliere. Inoltre, il Tribunale ha cancellato la pena accessoria: l’interdizione dai pubblici uffici per due anni. Silvio Berlusconi, dunque, potrà votare ma resta incandidabile. E lo rimarrà fino al 2019. Infatti, con la decisione del Tribunale di Sorveglianza non decadono gli effetti della Legge Severino. Questa legge è stata approvata nel 2012 e prevede l’incandidabilità di coloro che sono stati condannati per particolari e gravi reati, come quello di corruzione.
Il caso Mediaset si era concluso nel 2012 con la condanna definitiva di Silvio Berlusconi a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti dall’indulto. Infatti, i reati per i quali Berlusconi era imputato precedevano il 2006, anno in cui il Parlamento si è espresso in favore dell’indulto. Berlusconi ha sostenuto 10 mesi e mezzo in prova ai servizi sociali presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Il leader di Forza Italia avrebbe dovuto trascorrere 12 mesi nella clinica, ma all’ex Presidente del Consiglio è stato concesso uno sconto di pena per buona condotta. La condanna, quindi, è stata ridotta di 45 giorni. Chiusa la parentesi giudiziaria, si riapre (ancora una volta) quella politica: Silvio Berlusconi è pronto a riconquistare la leadership di Forza Italia e di tutto il centrodestra