Si chiama 2015 JF1, ha un diametro di circa 10 metri e alle 13:52 ora italiana è passato ad “appena” 300 mila chilometri di distanza dalla Terra: è questo l’identikit dell’asteroide che sta concentrando l’interesse di astronomi e semplici appassionati, la cui vicinanza inusuale ha permesso l’osservazione anche con buoni telescopi amatoriali. Nel momento migliore, purtroppo, a causa dell’orario non è stato possibile osservarlo dal nostro Paese, tuttavia è stato visibile la notte scorsa (sulla rete circolano diverse immagini scattate dall’Italia) e lo sarà anche in quella odierna.
Il piccolo corpo celeste viaggia alla velocità di 14 mila chilometri al secondo ed è particolarmente interessante perché, benché siano parecchi gli asteroidi di queste dimensioni che fanno “visita” alla Terra, è transitato nella fascia di spazio tra il nostro pianeta e la Luna, che dista circa 380 mila chilometri (400 mila all’apogeo), mentre solitamente il passaggio avviene al di fuori. “Il passaggio ravvicinato di questi asteroidi – ha sottolineato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del progetto Virtual Telescope – ci permette di misurare il loro periodo di rotazione che è legato alle caratteristiche fisiche di questi oggetti”. “Da queste informazioni – ha proseguito lo studioso – possiamo comprendere per esempio come sono fatti e come si sono formati questi piccoli corpi celesti. Inoltre la loro osservazione ci permette di valutare la presenza o meno di piccole lune che li accompagnano”.
Nonostante la vicinanza, l’asteroide 2015 JF1 non ha rappresentato alcun pericolo per la Terra, inoltre, va considerato che almeno una volta all’anno un asteroide delle dimensioni di un’automobile, dunque con un diametro di circa 5 metri, si polverizza entrando in contatto con la nostra atmosfera. La probabilità che un grosso asteroide, lungo all’incirca quanto un campo da calcio, si schianti contro il nostro pianeta è circa una ogni 2 mila anni, dunque piuttosto remota.
In questi giorni l’asteroide 2015 JF1 non è stato il solo a transitare nei pressi del globo terracqueo, infatti a partire dall’otto maggio ve ne sono stati ben altri tre. Proprio oggi, mezz’ora prima dell’asteroide finito sui giornali di tutto il mondo, ne è passato un altro con un diametro di circa un chilometro a 10 milioni di chilometri di distanza. Per gli studiosi della NASA, 1999 Fn53, questo il poco elegante nome assegnatogli, tornerà ad una distanza simile dalla Terra esattamente tra 119 anni.