Opera – La “grazia” tanto agognata pare essere giunta – seppur in altra forma – per l’ex paparazzo Fabrizio Corona. Il fotografo dei VIP, condannato a 13 anni e due mesi di reclusione per diversi reati, tra i quali la bancarotta della sua società Fenice e l’estorsione all’ex calciatore della Juventus David Trezeguet, era stato quasi “immolato” alla causa di una Giustizia incorruttibile ed uguale per tutti. La pena inflitta a Corona era più che equa; la “testardaggine” della Legge italiana nei confronti dell’uomo, però, aveva fatto discutere l’opinione pubblica, specie quando il rigore utilizzato nel caso Corona veniva paragonato alle scarcerazioni facili di soggetti accusati di stalking, omicidi stradali o aggressioni di vario genere e di natura decisamente peggiore.
IN COMUNITA’. In favore di Fabrizio Corona si erano mobilitate numerose star negli scorsi mesi, rivolgendosi persino al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’unico capace di concedere la “grazia” ad un detenuto. Le richieste di indulgenza per Corona erano dovute al suo repentino deterioramento fisico e psicologico, denunciato a più riprese dalla madre del fotografo e dai legali di Corona. Nessuna “grazia” ufficiale è arrivata per il paparazzo, ma la decisione presa dal Magistrato di Sorveglianza Giovanna De Rosa ha quasi il sapore di una piccola vittoria.
Fabrizio Corona potrà finalmente lasciare il carcere di Opera dopo 3 anni e 2 mesi di agonia. Per il fotografo dei VIP si apriranno le porte della Comunità di Don Mazzi, il quale non aveva mai fatto mistero di volersi prendere cura in prima persona di questa tormentata “pecorella smarrita”. Corona intraprenderà probabilmente questo percorso di affidamento terapeutico sino all’estinzione della sua pena, che dovrebbe terminare tra meno di sei anni. Una nuova vita attende l’ex paparazzo dall’anima “dark”: un ritorno alla normalità che somiglia ad una sorta di rinascita.
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