“I cani in esubero si abbattono”, bufera contro assessore PD (VIDEO CHOC)

Cani randagi

I cani in esubero si abbattono”, questa la frase choc dall’esponente del PD, nonché assessore al Bilancio del Comune di Imola, Antonio De Marco in occasione della discussione in consiglio della mozione a firma M5S. La proposta era quella di dare fondi a chi adotta un cane dal canile, ma ha scatenato una scia di polemiche arrivando anche sul blog di Beppe Grillo con tanto di video in merito alle parole dell’assessore.

Una vera bufera mediatica che ha costretto il sindaco Daniele Manca a intervenire: “Quella dell’assessore è stata una battuta chiaramente scherzosa e infelice. Non è in corso nessun abbattimento di cani – sottolinea il sindaco – perché i cani si abbattono solo se costituiscono un pericolo per la comunità e se ci sono le condizioni sanitarie previste dalla legge”.

“La battuta dell’assessore De Marco – spiega il sindaco – che è alle prese tutti i giorni con le difficoltà del bilancio, non nasce a caso, ma sulla base di una proposta altrettanto assurda e demagogica di chi appartiene a una cultura che non sapendo cosa dire nei consigli comunali usa questi temi come propaganda, e cioè dare un contributo a chi adotta un cane: la città di Imola investe già oltre 300mila euro per sostenere l’attività del canile e del gattile, fiore all’occhiello della nostra comunità e ben gestito dalla cooperativa che promuove anche le adozioni. A Imola i cani abbandonati non restano per strada, ma vengono accolti grazie alla qualificata gestione del canile”.

Infine, conclude: “Come ha già chiarito anche l’assessore, lui parlava di priorità: in questa fase il Comune non può permettersi di distrarre risorse per favorire operazioni di adozioni di cani, addebitandone il costo alla comunità. Vengono prima le scuole e i servizi sociali, perché l’investimento che facciamo già per gli animali, per una cittadina da 70mila abitanti, è già rilevante. L’iniziativa grillina è demagogica, è un’operazione di distrazione di massa. Ci sono problemi più gravi da affrontare nelle città”.