GERMANIA – È da record il numero di migranti siriani arrivati domenica in Germania cantando e gridando per la gioia di aver terminato un cammino pieno d’insidie attraverso l’Europa, Berlino e Vienna, sapendo però che la situazione deve restare “temporanea” e del tutto eccezionale. La polizia tedesca ha registrato nel tardo pomeriggio di ieri 14mila nuovi migranti provenienti dall’Austria, soprattutto siriani scappati dalla guerra, inoltre ieri sera era stato previsto l’arrivo di altri 3mila rifugiati. La questione dei migranti è ancora una priorità nell’agenda politica, oggi, infatti, ci sarà un incontro a Berlino tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro serbo Aleksandar Vucic e un incontro a Vienna tra il commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos e alcuni responsabili austriaci.
Benché in Germania ci siano state una serie di manifestazioni e di attacchi xenofobi, l’arrivo dei migranti ha creato una risposta solidale senza precedenti. Secondo un sondaggio realizzato a inizio agosto dal magazine Stern, il 76% dei tedeschi ritiene che sia necessario accettare i rifugiati provenienti da paesi in guerra senza alcuna condizione. Il Paese, che nel 2015 dovrà accogliere un numero record di 80mila richiedenti asilo, condivide il sentimento di vivere un’esperienza fuori dal comune. La mano tesa da Angela Merkel ai migranti tuttavia irrita la sua coalizione: domenica la CSU, alleato conservatore della cancelliera, ha dichiarato che l’iniziativa mandava un “cattivo segnale” politico.
Alcune immagini provenienti dalla Germania, mostrano dei migranti con cartelli per manifestare la loro riconoscenza nei confronti del Paese che ha deciso di ammorbidire le regole a favore dei rifugiati siriani, in un’Europa divisa sulle possibili risposte alla crisi migratoria. Anche l’Austria, d’accordo con Berlino, ha accettato di facilitare l’accoglienza e il transito di migliaia di persone. Il cancelliere austriaco Werner Faymann ha però puntualizzato che la situazione è “temporanea”, sottolineando che “una misura tale non può essere una soluzione”.