Cos’è l’orgoglio? E’ una virtù o si avvicina per definizione ad uno dei vizi capitali? Se sfogliamo un qualunque dizionario della lingua italiana, sentiremo parlare di esso come di un “Sentimento unilaterale ed eccessivo della propria personalità o casta, che isola l’individuo o ne altera i rapporti sociali o affettivi”. L’orgoglio, però, è definito nello stesso tempo una “Giustificata fierezza“, un sentimento che ci riempie di felicità e ci fa, appunto, essere fieri di qualcuno o di qualcosa. Potrebbe non essere un caso se, nella sua accezione più “positiva”, l’orgoglio assume un “sesso”, quello femminile, nonostante sia un sostantivo con i pantaloni. Le ultime vicende di sport e spettacolo che hanno coinvolto il nostro Bel Paese sembrerebbero confermare l’assunto secondo cui l’orgoglio “buono”, quello che ci rende fieri di essere italiani, è tutto “rosa”.
VALERIA. L’orgoglio italiano al femminile ha cominciato a prender vita nella serata di ieri quando, presso il blasonato Lido di Venezia, Valeria Golino è stata insignita della prestigiosa Coppa Volpi: trofeo meritatissimo per l’interprete di “Per Amor Vostro” di Gaudino, che la Golino – bellezza eterea, sublime talento – ha dedicato a suo padre. “Sono contenta anche per le persone che mi vogliono bene e per i miei amici non udenti che mi hanno aiutato in questa avventura”, ha dichiarato una visibilmente emozionata Golino, che si porta a casa la seconda Coppa Volpi della sua carriera a ben 19 anni di distanza dal primo riconoscimento. “Non cambia niente, spero che sia sempre così. Sono molto contenta per me”.