STATI UNITI E QATAR
Usciti dal Padiglione Giappone alle ore 12.20 circa, ci siamo resi conto quanto fosse impensabile visitare tutti i Paesi in un solo giorno (anche in due sembra alquanto complicato, ndr). Così, decidiamo di recarci a quello che, per un valido motivo, era senza fila: gli Stati Uniti. Un flop che, sinceramente, non ci saremmo mai aspettati da un tale colosso. Il padiglione, infatti, consisteva di un semplice attraversamento in cui l’unica attrazione era il presidente Obama che appariva in un video e spiegava l’American Food 2.0. In tutta onestà, non mi ero nemmeno accorto della presenza dell’orto verticale riportato ad Expo.
Il Padiglione Qatar, invece, ci ha felicemente sorpresi. Si tratta di un Paese che, forse, non avremmo mai la possibilità d visitare e che ad Expo ha messo in mostra tutta la sua tradizione e l’innovazione. Un percorso all’insegna dell’interattività in cui, tramite schermi touchscreen, venivano illustrati alcuni piatti tipici come Mehammar, Harees e Khanfaroosh.
Commento: In merito a quello degli Stati Uniti, c’è veramente poco da aggiungere. Voto: 2. Riguardo il Qatar, invece, lo spettacolo non si esauriva solamente all’interno delle mura del Padiglione. Appena usciti, infatti, non solo si potevano acquistare prodotti tipici e ascoltare la tipica musica qatariana ma le donne potevano anche farsi un tatuaggio all’hennè gratuitamente. Voto: 8.