Grillini o grilliani – E’ di usanza comune utilizzare il termine “grillini” per definire gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Ma siamo sicuri che questa sia la giusta denominazione? Con una breve ricerca e con qualche domanda, abbiamo scoperto che il termine “grillini” è assolutamente un neologismo improprio. Provate a pensare al termine in sè, cosa vi rimanda? Rimanda a un vezzeggiativo o diminutivo, quasi a sfregio dispregiativo, non a caso questo termine è stato diffuso dagli stessi concorrenti politici del Movimento 5 Stelle e non dai suoi membri. Emilio D’Alessio, architetto e assessore del Comune di Ancona, scrive: “I Grillini mi sembra un buon nome per un biscotto del Mulino Bianco“. E ha perfettamente ragione. Qual è il termine giusto allora? Ascoltando un pò di pareri ufficiali, il migliore acronimo per definire gli attivistl del M5S è “grilliani” o “grillisti“. Entrambi nomi che ispirano neutralità e non vezzeggiano in alcun modo la categoria politica.
Francesco Piscitello, autore “dell”Isola dei Feaci”, ha così sottolineato l’ìimportanza dell’acronimo –iano: “È una desinenza che per il M5S sottolinea l’importanza dell’idea o del nome che la precede: cartesiano, mazziniano, galileiano, cristiano. Anche nel male, eventualmente: hitleriano, staliniano. Non definisce però quasi mai cose di poco conto e in ogni caso suggerisce l’idea di una riflessione approfondita dietro le ragioni dell’appartenenza: non si è darwiniani, kantiani, freudiani per caso.
