KENYA, CUBA E REPUBBLICA DI COREA
Un po’ sacrificati i Paesi presenti nei cluster caffè (Kenya) e cacao/cioccolato (Cuba) ad Expo 2015. Siamo rimasti abbastanza sorpresi, infatti, della sostanziale differenza tra la descrizione presente sul sito ufficiale e come effettivamente vengono rappresentati i vari Paesi nel cluster. Il Kenya era una stanza composta per ¾ da foto e video mentre l’ultimo lato era dedicato alla vendita di prodotti locali. Stesso discorso vale anche per Cuba che, a dirla tutta, era più piccolo dello spazio dedicato al Kenya e difficile da rintracciare.
Tutt’altra storia, invece, per il Padiglione Corea. Il tema di base è “Sei ciò che mangi” e si articola in un percorso interattivo che si incentra particolarmente sui prodotti tipici e il loro possibile utilizzo nel futuro. Viene messa in risalto la tradizione del Paese secondo cui la natura non deve essere un oggetto da conquistare ma deve essere compreso e trattato con rispetto, mettendo in risalto come questa rappresenti la soluzione per le sfide dell’umanità.
Commento: Quanto detto in merito ai “poveri” padiglioni Kenya e Cuba è già auto esplicativo. Meritavano, forse, maggiore spazio per portare in Italia una cultura conosciuta veramente da pochi. Voto: 1. Riguardo la Corea, invece, ci ha sorpreso per l’aver messo in mostra la sua tecnologia connessa ad un modo tutto diverso di spiegare l’importanza del cibo e dell’alimentazione. Voto: 8.