BELGIO, NEPAL, BAHRAIN E REPUBBLICA CECA
Il Padiglione del Belgio, patria delle patatine fritte, waffle, cioccolata e birra, accoglie i visitatori con un’immensa area stand dedicata a questi prodotti ad Expo. Il percorso all’interno è una delizia per gli occhi e per il palato: è possibile, infatti, sia assaggiare che vedere delle sculture di cioccolato. Subito dopo, grazie al “corridoio del tempo”, veniamo condotti ad uno scenario del 2050 che ci porta a scoprire i cibi del futuro.
Seppur sia stato colpito da un terribile terremoto prima di Expo, il Nepal ha voluto comunque prendere parte alla manifestazione. La struttura ricorda molto la forma del mandala che richiama il cerchio della vita, seppur non vi è la presenza di alcun cittadino nepalese. Riguardo il Bahrain, invece, la struttura è sicuramente apprezzabile se avessimo studiato architettura. Per il resto, non ci ha per niente entusiasmato nonostante i suoi dieci orti botanici. Infine, il Padiglione Repubblica Ceca, che attrae particolarmente per la zona della piscina, presenta un “laboratorio del silenzio” in cui viene misurata l’attività delle piante e una stanza con luci fluorescenti che si accendono al passaggio.
Commento: Consigliato il Padiglione Belgio ad ora di pranzo in quanto permette di gustare il cioccolato all’ingresso. A parte gli scherzi, è un padiglione che vi suggeriamo di visitare. Voto: 7. Riguardo il Bahrain, invece, non l’abbiamo apprezzato e vi consigliamo di andarci solo se non avete altro da fare. Voto: 2. Per il Nepal, solo per aver costruito il Padiglione nonostante la disgrazia avvenuta ad aprile e Repubblica Ceca diamo un 6.