I vaccini sono obbligatori oramai da molti anni e sono riusciti a salvare milioni di vite, ma ancora oggi sembrano incutere il terrore negli occhi di molti genitori. Viste le varie notizie che rimbalzano sui vari media, sia in televisione che sul web, le famiglie nutrono sempre maggiori sospetti in merito ai possibili effetti collaterali delle iniezioni sui neonati. Si calcola, infatti, che circa il 33% dei genitori ritiene i vaccini addirittura più pericolosi delle stesse malattie, il 25,4% ritiene il contrario mentre il restante 36,6% ammette che dipende dal tipo di vaccino e malattia.
La ricerca, presentata al congresso nazionale di Paidòss (l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza), ha coinvolto 1000 genitori con bambini con età massima pari a 6 anni intervistati tra lo scorso maggio e giugno. Lo scopo era rilevare cosa pensano le famiglie in merito ai vaccini dopo i numerosi fatti di cronaca come il ritiro di un antinfluenzale o le possibile sentenze che legano i vaccini all’autismo.
Tutte queste notizie (la maggior parte false, ndr) hanno fatto allarmare la metà dei genitori: il 26,8% non utilizzerà vaccini finché non avrà ulteriori rassicurazioni, il 23,9% userà solo quelli strettamente necessari. Di contro, se quasi il 20% non avverte preoccupazioni, il 14,5% è diventato più diffidente e ascolterà le indicazioni del medico, il 12,9% non li utilizzerà più.
Il presidente di Paidòss, Giuseppe Mele, ha affermato in merito: “Il calo dell’attenzione che stiamo registrando nei confronti delle vaccinazioni ci preoccupa per le recrudescenze di malattie contagiose quali morbillo, varicella, rosolia e meningiti pneumococciche a cui assistiamo ultimamente”. Infine, Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, ha detto: “Richiamare e sanzionare gli operatori della sanità pubblica, dai medici e pediatri alle ostetriche, che gettano discredito sui vaccini e suggeriscono ai genitori di non vaccinare i propri bambini. Andrebbero rimossi”.