UK: accusa il padre di abuso, 5 anni dopo la confessione shock

Figlia accusa il padre di abuso sessuale, 5 anni dopo confessa di aver mentito

REGNO UNITO – La vita di Geoff Long, 67 anni, è stata distrutta quando sua figlia maggiore, Tina, lo ha accusato di molestie sessuali. L’uomo ha dovuto trascorrere 5 anni in carcere prima che la donna ammettesse la verità. Quando Geoff ricorda la nascita della figlia, è sopraffatto dall’amore di un padre. Anche quando nel 1970 ha divorziato dalla moglie Sue, madre di Tina, Geoff è rimasto per lei un padre premuroso e affettuoso. L’uomo si è poi risposato con Louise, di 18 anni più giovane, da cui ha avuto altri 2 figli. Il calvario del 65enne è iniziato quando Tina e Sue hanno cominciato a provare gelosia per la sua nuova famiglia, accusandolo di destinare i propri soldi solo ai nuovi figli.

Nel 2009 Louise ha aperto un asilo nido. Sue ha insistito a lungo per farvi ammettere i nipotini, ma la richiesta è stata rifiutata visti i rapporti complicati rapporti con il marito di Tina. A quel punto, la donna si è presentata alla stazione di Brighton accusando ingiustamente il padre di aver abusato di lei 30 anni prima. Quando Geoff ricorda l’arresto ammette: “Sono rimasto inorridito quando ho sentito le accuse di Tina: che l’ho abusata regolarmente il sabato sera, quando la madre era al bingo. Tentavo di spiegare loro che si trattava solo di una vendetta. Ma hanno insistito che lei non mi avrebbe accusato se non fosse accaduto”.

È stata quindi aperta un’indagine nei confronti del padre anche se le prove sembravano inesistenti tanto che la condanna si basa unicamente sulla testimonianza di Tina. L’accusa aveva anche colpevolizzato il 65enne di aver sempre avuto interesse verso le ragazze giovani, considerata anche la differenza d’età con la seconda moglie. “Non posso descrivere come ci si sente ad ascoltare la tua unica figlia che ti accusa di pedofilia. – ha raccontato Geoff al Daily Mail- Mi era stato consigliato dal mio staff legale di cercare di rimanere impassibile, ma dentro urlavo tutto il mio dolore. Quella donna, mia figlia, era la mia carne e sangue”

La prima notte nella prigione di Lewis fu orribile per il padre che dichiara di aver pensato di tagliarsi le vene. La determinazione di Tina sembrava invece non avere limiti. La donna, anche se il giudice aveva stabilito che doveva rimanere anonima a causa della sua età al momento del reato, ha deciso di scrivere un articolo su una rivista dove raccontava i dettagli del presunto abuso.

La moglie Louise si era anche rivolta ad un detective prima che la verità venisse a galla il 28 gennaio di quest’anno. La primogenita di Geoff, in un nuovo processo, ha infatti ammesso di aver mentito. “Per quanto riguarda Tina – ha dichiarato il 65enne – non penso che sarà mai possibile che si torni ad avere un rapporto e a parlare di nuovo. Io non sono in cerca di vendetta e non voglio vedere qualcun altro andare in prigione. Ma ho bisogno di chiudere la porta e cancellare il passato. Tina ha la propria coscienza da affrontare. E per lei deve essere una tortura”.